Analisi di Jung
La fiaba rappresenta un ottimo esempio per l’analisi letteraria jungiana. Secondo Carl Gustav Jung, essa rappresenta il processo d’iniziazione della psiche di una giovane donna. L’ego è la principessa; in quanto vergine, essa percepisce i compagni maschili come animali. La palla d’oro rappresenta il sé, perduto nell’inconsapevolezza (lo stagno). Mentre la donna cerca il proprio sé incontra l’uomo/rana. La rana desidera l’intimità con la donna (che nelle diverse varianti è rappresentata dal fatto di bere dal suo bicchiere e mangiare dal suo piatto, dormire sul suo cuscino, o baciarla). Inizialmente disgustata, la vergine arriva a riconoscere inconsciamente la mascolinità e questa scoperta la porta a percepire la rana come un uomo desiderabile. La principessa ora è una donna matura pronta per il matrimonio.
La fiaba nella cultura popolare
La fiaba è estremamente popolare e l’espressione “baciare un ranocchio” viene usata comunemente con una quantità di significati metaforici. In genere, la trasformazione da ranocchio a principe viene paragonata al cambiamento di una persona che scopre il vero amore. Numerosissime sono anche le varianti parodistiche, in cui la storia viene rovesciata; il Principe Ranocchio del romanzo Streghe all’estero di Terry Pratchett, per esempio, è una rana trasformata in umano da un incantesimo.