“Lo strano violinista” dei fratelli Grimm è una fiaba sulla paura di affrontare una situazione inaspettata, un cambiamento improvviso.
Il lupo simbolicamente ha sempre rappresentato la voracità, la forza furiosa a stento trattenuta.
La caratteristica principale della volpe è indubbiamente la furbizia, l’astuzia e la malizia. Quindi rappresenta l’egoismo astuto, l’imbroglio e l’ intelligenza perfida.
Il leprotto ha sempre rappresentato un carattere infantile: salta da una parte all’altra, è facilmente instabile in quanto molto timoroso e pertanto può giocare facilmente dei tiri.
Sono tre comportamenti che dimostrano modi non funzionali di affrontare le difficoltà e che possono portare allo stress cronico.
La prima categoria è quella delle persone che affrontano i rapporti con il mondo in maniera altamente competitiva e conflittuale, mors tua vita mea – i lupi per cosi dire – in lotta continua con i propri simili, tendenzialmente ipercritici e probabilmente candidati alle malattie circolatorie.
Vi sono poi altre persone fondamentalmente invidiose e/o gelose, che vivono con la convinzione pessimistica degli altri, non si fidano e pertanto sono “furbi” come le volpi. Con il risultato che non fidandosi degli altri, sono da una parte incapaci di farsi aiutare e dall’altra incapaci di delegare i loro compiti o mansioni, tanto da trovarsi facilmente sovraccarichi di impegni e continuamente agitati.
Altri, poi, come la lepre sono di base persone che hanno reazioni emotive più accentuate, frequenti e più intense rispetto alla media. Sono più reattive e la loro emotività fa spesso paura.