Bollicine: anni ’90
Mandare un messaggio a un amico sapendo che l’unico mezzo che hai è il telefono fisso o la tua voce può sembrare da pazzi, oggi, dove le connessioni sono a portata di mano e hai solo l’imbarazzo della scelta. Questo era una caratteristica (non la sola) di chi ha vissuto gli anni ’90. Parlarne oggi sembra quasi di tirare fuori un libro polveroso dagli scaffali di una biblioteca, ma gli anni ’90 meritano rispetto, meritano di essere celebrati come si deve (quindi forse non da me!) perché sono l’ultimo avamposto prima del nuovo millennio… perché niente poi sarà come prima… di solito si dice così, no?
Allora benvenuti su questo blog, un piccolo spazio che molto modestamente vuole rendere omaggio a quegli anni, non da un punto di vista di chi ha tutte le risposte o di chi vuole dare pennellate di nostalgia, ma semplicemente da chi c’è passato e ora voltandosi indietro pensa, ehi ma avete celebrato degnamente i ’70, dei capelloni e dei Doors, gli ’80 della brillantina e degli yuppies, allora dovete fermarvi un attimo anche qui, in un decennio variopinto e complesso come il “mio”.
Per usare un immagine alla Warhol vedrei gli anni ’90 come una bottiglia di coca cola. All’interno, a volte si vedono altre no, ci sono un sacco di bollicine, tutte pronte ad esplodere.
Be’ forse gli anni ’90 siano stati un po’ come queste bollicine, l’ultimo decennio dove si respirava forte il senso di appartenenza, dove stavi chiuso e stretto in un mondo con dei confini, dove aveva sempre un senso parlare di mode, di gruppi e di insiemi. Più tardi quando la bottiglia si è aperta e si è versata un po’ di coca cola il punto di vista si è allagato, il senso di tanti “Noi” è diventato spesso il punto di vista di tanti “io”, il mondo finito non bastava più. Ma è così che vanno le cose, niente rimane fermo, tutto scorre e si trasforma.
Dagli anni ’80 degli eccessi, dei paninari, dei primi passi, dei grandi idoli si è arrivati così a un decennio ricco di storia e di storie, dove Michael Jackson tornava alla grande con Dangerous e Point break pendeva l’eredità di un Mercoledi da Leoni. Un decennio che comincia con la caduta del muro di Berlino nel 1989 e che finirà più tardi con l’11 settembre che tutti ricordiamo.
Gli anni ’90, gli anni dell’Edonismo, non sempre positivo… come cantavano gli Skunk Anansie… solo perché tu stai bene non significa che hai ragione (just because you feel good, doesn’t make you right)…oh no!