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Destra – Sinistra | Bollicine

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Bollicine: Destra – Sinistra

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Non ci sono più le mezze stagioni! Voglio iniziare questo post con un luogo comune. Non so perché, ma è la prima cosa che ho pensato per il tema della settimana di Bollicine, cioè la politica intesa come contrapposizione tra destra e sinistra.  Non c’è infatti materia più adatta della politica anni ’90, che si presti a un luogo comune, all’arte del illusionismo, delle tante promesse quasi mai mantenute.

Ma andiamo per gradi.

Quella che era la politica così come veniva concepita prima, troverà negli anni ’90 non solo un punto di svolta, ma un vero e proprio precipizio che la inghiottirà quasi del tutto, trasformandola in una materia meno spigolosa e più uniforme, dove i contorni sono difficilmente collocabili.

A inizio anni ’90, uno scandalo enorme travolge i politici e le istituzioni. Dall’arresto di un “mariuolo” milanese dal nome comune ma dal cognome importante, si apre un’inchiesta che mano a mano scoprì una serie di favori, tangenti e corruzioni impressionante. Un pozzo senza fondo, dove però dentro c’erano quasi tutti quelli della classe dirigente Italiana. Un’inchiesta epocale condotta da tre magistrati diventati in quei giorni delle star, una serie di processi in cui la politica accusò davvero il colpo. Non si sapeva più di chi fidarsi, si reclamavano ghigliottine di piazza e le monetine si facevano sentire sui vetri delle auto blu.

In questo contesto all’inizio del ’94 si affacciò, o meglio “scese in campo” un imprenditore, che intuì questo malessere, che seppe leggere il disagio del momento e in poco tempo non solo fondò un movimento, un partito nel senso moderno del termine, ma in due mesi vinse le elezioni politiche programmate.

Da lì si può dire che, piano piano, cominciò un periodo di tante chiacchiere, di nuovi scandali, soprattutto di immobilismo, che ha fermato il paese anche per buona parte degli anni successivi. Quasi un ventennio, si dirà.

Gli stessi concetti di destra e sinistra si sono pian piano scoloriti, tanto che in questi anni ci si iniziava a chiedere: ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?

In questi casi, a volte, delle persone più illuminate sanno anticipare i tempi e descrivere con ironia e genio il cambiamento dei tempi. Nel ’95 esce infatti l’album “E pensare che c’era il pensiero” scritto e cantato da un certo sig. G. Tra i brani di quell’album mi piace ricordare appunto la canzone Destra Sinistra.

L’inizio già prometteva bene “Tutti noi ce la prendiamo con la storia, ma io dico che la colpa è nostra / è evidente che la gente è poco seria, quando parla di sinistra o destra”.

Questo inizio segnò il punto, seppe leggere i cambiamenti in atto alla perfezione. Quei valori, che definivano un gruppo di persone, una appartenenza chiara e un partito o un ideale, quei valori che soprattutto sapevano definire una persona e contrapporla a un’altra che la pensava in modo diverso.

Adesso queste differenze dove stavano? Nelle banalità, nelle marche di sigarette, nel modo di portare le scarpe da ginnastica…insomma, si stavano tanto sfumando da quasi scomparire. Questa ideologia, che “malgrado tutto penso ancora che ci sia”, è diventata una “ossessione della tua diversità / che al momento dove è andata non si sa”, non lo sappiamo più.

Segno dei tempi o trasformazione? …non so alla fine cosa ha fatto appiattire queste diversità, ma so anche che questo ha fatto molto comodo alla politica che da lì in poi ci ha governato. Governare un popolo con poca memoria è più facile che dimostrare davvero di saperci fare, di aver imparato le lezioni della storia, di dimostrare davvero di essere uomini e responsabili.

E noi, abbiamo smarrito la memoria?

Matteo Pardini

Matteo Pardini

Blogger di WIP Radio con le sue "Bollicine".

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