Gli errori più comuni delle donne nelle relazioni sentimentali
Eccoci, siamo arrivati alle note dolenti. Facciamoci un bell’esamino di coscienza care donne, perché leggendo queste tre righe vi renderete conto che almeno una volta nella vita abbiamo commesso uno di questi errori. Niente di grave, siamo esseri imperfetti e complicati come cantava giustamente la Mannoia, ma la legge dell’auto conservazione vale per i maschietti come per le femminucce. Generalizzando, e anche parecchio, sembra che quando finisce una relazione gli uomini caschino sempre in piedi, anche quando soffrono lo fanno in dignitoso silenzio. Noi al contrario insceniamo scene da terza guerra mondiale, tendiamo alla troiaggine o all’autodistruzione, un po’ come Britney Spears ai tempi del taglio alla nazi e delle serate tette al vento con Paris Hilton. Insomma diventiamo inquietanti, in un modo o nell’altro. Gli errori che commettiamo più spesso quando ci rapportiamo con l’altro sesso sono dovuti soprattutto all’inesperienza e alla bassa autostima, ragione per cui sarebbe fondamentale conoscere se stesse prima di affidarsi completamente ad un uomo (e al suo metro di giudizio).
Detto questo partiamo con il primo chiarimento: no vuol dire no, sì vuol dire sì. Una mia amica ha ricevuto per mesi le evidenti avances di un giovane quanto inesperto innamorato; non ricambiando il sentimento avrebbe dovuto trovare un modo gentile per allontanarlo prima di una drammatica dichiarazione e invece NEIN, ha continuato a chiamarlo e a vederlo come se niente fosse. Il tipo, come volevasi dimostrare, si è sentito sicuro e ha lanciato la bomba. La risposta giusta sarebbe stata NO, NON MI PIACI, ma ha preferito usare la formula PER ADESSO NON HO TEMPO PER L’AMORE, peccato che dopo un paio di mesi si è presentata davanti al povero disgraziato con un boyfriend nuovo di pacca. “Ciao, ti presento Astolfo, ci amiamo, ci sposeremo presto e faremo una dozzina di figli, speriamo assomiglino a lui!”. Orrore.
Se il tuo lui si dimentica puntualmente delle cene con i tuoi, se non riesce a ricordasi che sei allergica ai funghi e continua a portarti ad ogni sagra paesana del porcino, se non ti chiama mai, se ti chiama troppo e soprattutto se sei arrabbiata per qualcosa e per miracolo ti chiede “C’è qualcosa che non va?”, TI PREGO PARLA. Il comportamento passivo aggressivo e la puntuale risposta “No, tutto ok” non viene recepito dall’uomo come “Sì, vorrei tu bruciassi nelle fiamme dell’inferno, muori maiale!”. No vuol dire no. SEMPRE. Esprimiti con calma, magari non capirà comunque quello che cerchi di spiegargli, ma tu eviterai pomeriggi interi passati ad avere una faccia da funerale senza che lui faccia una piega.
Secondo chiarimento: non c’è posto per una overly attached girlfriend. State uscendo da due settimane e stai già pensando alle vacanze insieme? Stai pensando a quale colore degli occhi avranno i vostri figli? Partecipi come pubblico ad ogni partita di calcetto? Trovi ogni scusa per appostarti davanti casa sua per cercare di conoscere i genitori? La sindrome da “siamo fidanzati da 10 anni” si ha effettivamente dopo 10 anni. Dopo 10 giorni è una malattia. Evita anche di mandare un migliaio di messaggi durante il giorno, soprattutto se dopo il ventesimo ha già smesso di risponderti. Gli piaci, ma se ti “accolli” addio magia. Meglio soli che male accompagnati.
La variante è la fidanzata ossessionata dalle altre ragazze: quella maledetta della madre gli ha fatto gli occhi per guardare, e purtroppo quel roteare di pupille non dipende neanche da lui, è effettivamente un fattore ormonale/animale/istintivo quello di girarsi o fissare parti del corpo non appartenenti a te. I mammiferi sono naturalmente attratti dalle parti basse, in special modo dalle terga (per la vicinanza agli organi riproduttori) tanto che una teoria dell’evoluzione afferma che da quando l’uomo si è eretto, anche il seno si sia evoluto a richiamo sessuale; infatti oltre a ricoprire la sua iniziale funzione di allattamento ricorda le suddette cicciute rotondità. Lungi da considerare l’uomo come puro animale ricordiamo alle lettrici che esistono comunque uomini sensibili che non “occhiano” le altre quando abbracciamo la propria amata. Regolatevi di conseguenza ed evitate scenate, anche voi avete gli occhi e li usate eccome.
Terzo chiarimento: non sta pensando VERAMENTE a niente. Nella testa degli uomini esiste la cosiddetta “nothing box”, una zona del loro tessuto cerebrale in cui l’atmosfera è talmente rarefatta da sfiorare il vuoto spinto. È la loro safe zone, noi andiamo a far compere o ci mangiamo la Nutella, loro si chiudono in questa scatola mentale. Alla nostra inutile domanda “a cosa stai pensaaaaaaando?” la risposta sincera è “A niente”, ma a noi non basta, non è possibile, sta sicuramente escogitando un modo per tradirci, le manca la madre (quella che gli ha fatto gli occhi per guardare), sta pensando che rompiamo i maroni, sta programmando un weekend solo con gli amici… No, non sta pensando davvero a niente, davvero davvero davvero. Sì care mie, noi non saremo in grado di mettere in stand by il nostro cervello, ma loro hanno questo superpotere e lo usano molto bene. E poi, casomai, vi aspettate veramente che vi raccontino tutte le bricconate che riescono a immaginare? Illuse.
Quarto chiarimento: se l’hai preso al lazo non vuol dire che il lavoro sia finito. Un fidanzato non è un gatto, e anche un gatto ha bisogno di cure. Non possiamo pretendere fuochi d’artificio solo perché siamo donne, non possiamo pretendere la parità dei sessi se continuiamo a chiedere e mai a dare. Ulteriore chiarimento: quello che piace a noi forse non piace a lui. Come regola generale, in qualsiasi relazione dove si vuole bene ad una persona, la nostra idea stessa di “bene” non è sempre coincidente con l’idea dell’altro, impegnarsi in una relazione significa sforzarsi di capire i bisogni dell’altro e cercare con naturalezza di soddisfarli. Spesso noi donne crediamo veramente di venire trascurate, la realtà è che stiamo trasferendo l’insoddisfazione che proviamo verso la persona che amiamo dandogli colpe e responsabilità. Se continuiamo a trattare gli uomini come esseri non pensanti, a sottostimarli, come se non riuscissero veramente a capirci, beh non ci capiranno mai. Dopo i primi mesi di picco ormonale, emozione e novità, si deve cominciare a lavorare seriamente, questo comporta una buona dose di pazienza e tanta voglia di mettersi in gioco.
Quinto chiarimento: non spingere. Ogni uomo ha un punto debole, quello che lo fa affogare in un bicchiere d’acqua, le certezze spariscono e vai di apatia. Ogni uomo prima o poi viene ferito profondamente, viene colpito letteralmente da una palla demolitrice ed arriva veramente la fine del mondo. Lui non ne parla, ma noi donne abbiamo le antenne, ci accorgiamo che qualcosa non va e comincia il turbine di domande. Se non vuole parlarne non parlerà MAI. Se spingi a sapere che c’è che non va peggiorerai la situazione e si allontanerà ancora di più. Smetti di rompere i maroni, resta al suo fianco e prima o poi se avrà voglia parlerà. Non siamo le crocerossine di nessuno, tanto meno siamo le loro madri, quindi datti pace, abbiamo bisogno tutti di una pausa ogni tanto.
Sesto chiarimento: non smettere di curarti. Hai fatto di tutto per conquistarlo, corsi di make up, ore di palestra, hai perfino imparato la danza del ventre e poi dopo due mesi di relazione smetti intenzionalmente di raderti? VERAMENTE? Ok, Belen non se lo cagherà mai, ma ogni tanto dagli l’illusione che le sue fantasie possono realizzarsi. In generale, non dare un’impressione diversa di te solo per accalappiarlo, la sincerità piace agli uomini perché è sinonimo di sicurezza.
Settimo chiarimento: no drama. Impara a non fare di ogni litigio una tragedia, non perderti nei particolari e cerca di arrivare al nocciolo del problema. I litigi solitamente iniziano per una ragione apparentemente stupida ma nascondono radici ben più profonde, per questo il famoso “conta fino a dieci” è utile per evitare di ferire l’altra persona con frasi ad effetto. Si deve in primis imparare a riconoscere i propri bisogni ed esprimerli in modo chiaro, senza aspettarsi che l’altro magicamente li intuisca ma soprattutto dopo una lite o una discussione è necessario trovare il modo di riappacificarsi (è inutile e controproducente “tenere il muso”) e ascoltare reciprocamente le motivazioni del conflitto senza banalizzare o giudicare l’altro. Ho visto gente rinfacciarsi di aver lasciato i capelli nel lavandino per anni, evitate di arrivare a questi livelli!
Ottavo chiarimento anche detto “la stele di Rosetta” delle relazioni: non cercare di cambiarlo. “Se mi ama farà questo”, “se mi ama farà quello”… Quante volte lo abbiamo sentito? Non saremo mai in grado di cambiare una persona contro la propria volontà, e soprattutto non possiamo minacciare una persona con la carta dell’amore. Se vi lascerà non avrà avuto tutti i torti!