Raffreddore non te temo!
Se anche voi avete avuto l’incredibile fortuna di ammalarvi e di usare starnuti e colpi di tosse come nuovo, arcaico, linguaggio per comunicare coi vostri cari, niente paura: ho i rimedi per voi.
La borocillina, diciamocelo, fa un po’ schifo, soprattutto quando decide di attaccarsi su una parete a caso della bocca, il vivinc ha un effetto che dura dai 3 ai 3 minuti e inoltre ti lacera fegato e stomaco.
Quindi perché non provare qualcosa di più naturale? Il rimedio più antico conosciuto è la pura e semplice bicchierata di acqua calda, usata da sempre (e per sempre) dai cinesi per combattere il raffreddore. Basta alzare la temperatura dell’acqua bevuta nell’arco della giornata, anche con l’ausilio del microonde. Ma se siete in cerca di qualcosa di più efficace e goloso allora procuratevi una radice di zenzero – si trova in ogni supermercato, in vaschetta o sfuso -, un limone e un po’ di miele non aromatizzato. Dopo aver grattugiato la polpa dello zenzero (ma senza esagerare nelle dosi), unitela al succo del limone e ad un cucchiaino di miele. Mescolare bene i tre elementi e infine aggiungere una tazza e mezzo di acqua calda. Se siete invece degli arditi esiste qualcosa di ancora più tosto contro il raffreddore. Si tratta di un infuso di alloro così preparato: tre foglie di alloro precedentemente essiccate messe in una tazza di acqua bollente per un quarto d’ora. Non sarà come mangiare una pizza napoletana, ma almeno il risultato è assicurato. Un rimedio contro le temutissime piaghe da raffreddore (quelle che si formano tra naso e bocca e ti fanno sembrare un clown col rossetto sbafato) è il vicks casereccio, prendere sciarpa e cappotto e dirigersi dall’erborista più vicino per prendere olio di mandorle ed olio essenziale all’eucalipto o alla menta. Una volta a casa, versare una goccia di menta in un tappino d’acqua riempito di olio alle mandorle. Dopodiché basterà intingere un tovagliolo negli oli e passarlo sulla parte interessata. Con l’olio essenziale potrete fare anche dei semplici suffumigi.
Se invece del raffreddore è la tosse che scandisce il ritmo delle vostre giornate e la gola è ormai un territorio arido battuto da vento secco, niente è meglio di un bel decotto di foglie di salvia. Basta farle bollire per qualche minuto, al momento in cui l’acqua raggiunge l’ebollizione spegnere il fuoco e lasciare il tutto a riposare per 5 minuti. Altrimenti bastano dei semplici gargarismi col succo di un limone leggermente diluito ad ogni fine pasto. Con la raccomandazione di non ingerirlo per non avere controindicazioni.
Per ultimo suggerisco di cancellare dalla vostra vita tutti i vostri impegni per un paio di giorni per dedicarvi solo al culto della borsa dell’acqua calda che, se poggiata sul petto o dietro la schiena, vi aiuterà a sciogliere il male mollaccicoso che è dentro di voi.