Quando l’internet ci salvò dalla pirateria
L’internet è pieno di cose belle, è uno strumento utile per condividere esperienze, emozioni, conoscenza, informazioni…
Però come ogni cosa c’è un’altra faccia meno pulita, quindi oltre alle cose belle e farfallose ci sono i “revenge porn”, le truffe, la disinformazione e la Pirateria.
Ed è quest’ultima quella di cui voglio parlare, figlia di quell’internet che l’ha prima creata e poi combattuta.
Per non parlare poi della pirateria digitale: esistono una marea di software per scaricare altro software illegalmente, andando a ritroso possiamo parlare di BitTorrent, eMule, Kazaa, Napster, giusto per citarne alcuni tra i più famosi.
Perché ci si affida alla pirateria?
C’è chi vuole fare il riBBelle anarchico e scarica programmi illegalmente per non dare soldi a una compagnia X.
C’è chi non trova un programma originale venduto nei negozi (cosa ormai normale, specialmente con i giochi per pc “antichi”) e cerca il suo tesoro su internet.
C’è anche chi non può permettersi di pagare un programma perché troppo costoso, un esempio può essere il dispendioso Adobe Photoshop, IL programma per fotoritocco, talmente famoso che ormai quando qualcosa ci sembra finto (come un fotomontaggio o un videomontaggio) si dice che è “photoshoppato” – parola derivata dalla totale ignoranza di chi frequenta il web, ma questa è un’altra storia -.
Si cavalca l’onda della pirateria anche per musica e film, più o meno per gli stessi motivi elencati qui sopra
Le soluzioni tentate sono tante, dal blocco dei server dei siti che “spacciavano” materiale piratato a software nel software stesso che ne impediva l’utilizzo se piratato.
Queste soluzioni difficilmente hanno funzionato, però adesso c’è un trend – che personalmente mi piace un casino – che può funzionare alla grande se fatto a dovere.
Bastano giusto due nomi per capire a cosa mi riferisco: Spotify e Netflix.
Spotify e Netflix sono due servizi di streaming, rispettivamente di Musica e Film/serie TV.
A differenza di iTunes però non si paga il singolo brano o la singola puntata, si paga un abbonamento mensile per avere TUTTO.
Prendiamo ad esempio Netflix: con 9€ al mese si possono vedere una marea di Film, documentari, serie TV, web series di qualità IN alta qualità, condividendo due profili con un solo account (quindi 4,50€ al mese)
Se vi sembrano comunque tanti soldi allora vi consiglio di perdere un minutino a riflettere con me:
Cos’è meglio, passare una giornata spulciando siti e/o files loschi, rischiando di incappare in un qualcosa di pessima qualità (un esempio classico sono i film registrati al cinema con la telecamera, con tanto di risate del pubblico) o in un virus rompicoglioni, aspettando ore per un singolo download (a meno che non facciate parte di quei maledetti privilegiati con la fibra ottica in casa) O pagare quattro euro e mezzo ed avere il lavoro già fatto in modo pulito, veloce ed efficace?
Ci butto dentro anche un racconto personale:
Poi un giorno ho messo Netflix e mi sono sparato tutte le serie in poco tempo in HD e senza rotture di coglioni per quanto riguarda pubblicità ecc.
Lo stesso succede con Spotify, che oltre a salvarmi dalle rotture di scatole precedentemente elencate mi salva pure lo spazio su PC o telefono, visto che non devo scaricare ogni canzone per ascoltarla quando mi pare (e mi basta ascoltare 30 secondi di pubblicità per tenermelo gratis, tra l’altro).
Quindi, considerando questi servizi online, vale davvero la pena oggi affidarsi alla pirateria?
Io dico di no. Voi?