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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Elettronica: Andy Stott & Jean Michel Jarre, le nuove uscite.

Elettronica: Andy Stott & Jean Michel Jarre, le nuove uscite.

Elettronica: Andy Stott & Jean-Michel Jarre, le nuove uscite.

ANDY STOTT

TOO MANY VOICES

(Data di uscita 22/04/2016)

elettronicaIl 4 ° album di Andy Stott segue “Faith In Strangers” del 2014 e vede, ancora una volta, la collaborazione di Alison Skidmore. “Too Many Voices” è stato registrato negli ultimi 18 mesi e vede un largo spettro di influenze cucito in 9 tracce che sono tanto ricercate quanto memorabili. Questo lavoro sembra rappresentare il punto di contatto tra Haruomi Hosono e Ryuichi Sakamoto, Newworldaquarium, Ruff Sqwad and Theo Parrish. C’è qualcosa che lo ricollega ai giapponesi Yellow Magic Orchestra, in una visione stranamente lineare del futuro che filtra attraverso i pori di ogni traccia. È una visione del futuro per come veniva immaginato una volta: artificiale, distante e immacolato, pieno di possibilità. L’album si apre con i pad armonizzati di “Waiting For You” e si chiude con gli archi tipici del “pop da camera” sintetico, prendendo spunto da “Bamboo houses” di Sylvian e Sakamoto così come dai panorami eterei dei This Mortal Coil e Dead Can Dance. Nel mezzo, il clima e la gamma cromatica cambiano continuamente, dal pop oscuro di “Butterflies”, passando per “First Night”, che lascia senza fiato e l’incalzante “Forgotten”.

Il contributo vocale di Alison Skidmore appare nella metà dei brani, molto spesso esasperando gli effetti sintetici di straniamento: in “Selfish” dando voce ad una rottura distopica e contrastante, in altri brani circondata da un tappeto sonoro di sintetizzatori, come in “Over” o la sognante “New Romantic”.

In questo lavoro, tutto appare così lontano dalla sintesi digitale e dalle complessità che rimangono solo astratte che definiscono il panorama attuale della musica elettronica: lo stesso impianto cibernetico prende una forma umana, a volte fredda, ma molto più spesso vibrante di vitalità.

 

JEAN-MICHEL JARRE

ELECTRONICA VOL 2 – THE HEART OF NOISE

(data di uscita 06/05/2016)

elettronicaIn seguito all’inaudito successo di “Electronica Vol.1: The Time Machine”, il padre della musica Elettronica, Jean-Michel Jarre, rilascia il secondo volume del suo progetto “Electronica”, intitolato “The Heart of Noise”.

Avendo riunito una spettacolare collezione di collaboratori per il Vol. 1, il francese si è assicurato altri iconici artisti: Rone, Pet Shop Boys, Primal Scream, Julia Holter, Gary Numan, Jeff Mills, Peaches, Siriusmo, Yello, The Orb, Sebastien Tellier, Hans Zimmer, Cyndi Lauper and Christophe, tutti ingaggiati per portare a termine il progetto.

Ciò che più colpisce è la presenza di Edward Snowden, definito da Jarre “un eroe moderno” e con cui il musicista ha composto a quattro mani con il brano “Exit”, nel quale compare, quasi all’improvviso, la voce di Snowden che parla di concetti a lui cari, come quello di vita privata, libertà di espressione e diritti individuali: come un mantra, ripete: «Se non vi battete, chi lo farà per voi?».

Così come con la creazione del vol. 1, Jarre è rimasto in contatto personale con ognuno dei suoi collaboratori e ha viaggiato moltissimo per poter lavorare fianco a fianco.

elettronica

Il Titolo “Heart of Noise” è un tributo a Luigi Russolo, compositore italiano e costruttore di strumenti musicali sperimentali, che nel 1913 espose, nel suo manifesto futurista dal titolo “L’arte dei rumori”, una serie di conclusioni su come l’elettronica e altre tecnologie potessero permettere ai musicisti futuristi di “sostituire la limitata varietà dei timbri che l’orchestra possiede oggi con un’infinita varietà di rumori, riprodotti con appropriati meccanismi”. Russolo ebbe previsto l’alba dei sintetizzatori e della musica elettronica ed è considerato il primo artista ad aver teorizzato e praticato il concetto di Noise Music.

La sua musica veniva eseguita con uno strumento da lui stesso ideato, l’intonarumori, un macchinario capace di emettere suoni disarmonici e avanguardisti.

 

Elena Francesca Pardini

Elena Francesca Pardini

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