In questo mondo di “pene” salviamo almeno i bambini!
Ieri sera ho iniziato il mio primo corso fotografico e dopo un’ora e mezzo di teoria dove più volte ho creduto di appisolarmi sono andata a dormire con la testa piena di nozioni e stamani mi sono svegliata più confusa che mai! L’insegnante del corso all’inizio ci ha descritto minuziosamente le varie tipologie di fotocamere (compatte, bridge, reflex, mirrorless) per parlare poi di diaframma, di sensori, di esposizione, di obiettivi, di rumore digitale o elettronico che non è altro che l’evoluzione tecnologica di ciò che nella fotografia tradizionale si chiamava granulosità.
Dopo questa prima lezione completamente teorica mi sono chiesta di come farò a scattare le mie foto io che sono abituata a non seguire regole ma solo puro istinto! Sarò capace di seguire e mettere in pratica tutto ciò che imparerò o alla fine tutto il mio nuovo sapere sciuperà il mio momento magico?
Sicuramente la foto che sto per mostrarvi di Oliviero Toscani sarà il risultato di moltissimi tentativi e non di un unico scatto istintivo visto che i
soggetti della foto non stanno mai fermi.
Bellissimi questi bambini tutti diversi ma tutti uguali, che hanno un pianto unico benché parlino (non ancora) lingue diverse. La Carrà, in qualità di mamma chioccia nel manifesto del programma RAI, sorride spensierata, ma se fosse realmente la madre di queste creature forse non avrebbe il suo famoso caschetto ma i capelli mossi come Cocciante! Bravissimo Oliviero Toscani come sempre nel riuscire a catturare l’essenziale del momento senza tutto il virtuosismo di effetti speciali, di filtri, di colori, riuscendo a fotografare solamente l’impalpabile, ciò che non si può fotografare: l’anima.
Ma oltre all’anima in primo piano si vede bene il pene di un piccolino, la foto è stata scattata nel 2008 ma sarà poi nel 2012 che Oliviero Toscani scandalizzerà il mondo pubblicando un calendario dove tutti e i dodici mesi sono dedicati al genere sessuale maschile: il pene. Erano gli anni della sobrietà di Monti ed Oliviero Toscani allora aveva definito il momento storico come un “momento di pene”, ma quello che stiamo attraversando oggi non sembra affatto essere cambiato, anzi forse è addirittura peggiorato e potremmo definirlo un periodo di grandissime pene!
Molto interessanti i ritratti di bambini del pittore russo Konstantin Razumov dove la sua pittura, un mix tra realismo e impressionismo, è una pittura molto raffinata caratterizzata da particolari colori che l’artista russo utilizza per sottolineare la bellezza e l’eleganza dei soggetti che ritrae.
I colori sono tenui, così come sembrano leggiadri i movimenti della bambina che appare come una principessina con il suo vestito azzurro.
Meraviglioso, anche se completamente diverso, il bambino completamente nudo che si affaccia sul mondo nell’opera geniale e stravagante di Salvator Dalì.
I bambini sono sempre belli, anzi bellissimi, con la loro spontaneità, la loro innocenza ed il loro candore! Vi siete mai chiesti come sarebbe il mondo se i bambini fossero degli adulti e se gli adulti fossero dei bambini? Sembra un gioco di parole, uno scioglilingua, un quesito alla Marzullo ma in realtà questo sarebbe un mondo impossibile ed alla rovescia!
È giusto che i bambini vivano da bambini e gli adulti da adulti, ognuno deve vivere il suo tempo anagrafico e come sostiene Antonio Gramsci il tempo è la cosa più importante, il tempo è lo pseudonimo della vita stessa. Ognuno impiega il suo tempo come meglio crede, il tempo per lavorare, per oziare, per parlare, per mangiare, per muoversi, per viaggiare, per spendere, per usare la tecnologia, per dormire, per fare sesso ma com’è il tempo che utilizziamo per migliorare questo mondo che “cazzo” va sempre più a rotoli? Riusciamo per una volta a non pensare solamente a noi stessi ed a riflettere sul fatto che esistono i bambini e che loro meritano un mondo diverso? Vi saluto con questa riflessione, in questo mondo di pene, vi prego, salviamo almeno i bambini!
Non pensare che
perché sono piccolo io non senta,
io sento!
Non pensare che
perché sono piccolo io non capisca,
io capisco!
Non pensare che
perché io sono piccolo non veda,
io vedo!
Non pensare che
perché io sono piccolo non parli,
io parlo,
parlano i miei occhi per me!
Non pensare che
perché sono piccolo io non urli,
io urlo e ti dico
smettila di non pensare e
pensa
a cambiare questo mondo e
a costruirne uno nuovo,
migliore di questo!