Quando è il corpo a parlare: Newton!
Rilassatevi e sedetevi in poltrona, non vi parlerò del Newton, unità di misura della forza, neanche di Isaac Newton, matematico, fisico, astronomo, teologo ed alchimista inglese e tantomeno di Olivia Newton John, cantante e attrice australiana nota in Italia per la sua interpretazione del film musicale Grease ma questa volta proverò a raccontarvi qualcosa nientepopodimenoché di Helmut Newton!
Dopo il geniale Steve Meccurry, il grande Robert Capa ed il provocatorio Oliviero Toscani non poteva non mancare il grande fotografo tedesco Helmut Neustädter, (Berlino, 31.10.1920 – West Hollywood, 23.01.2004), famoso in particolare per i suoi studi sul nudo femminile.
Helmut Newton s’interessa alla fotografia sin da piccolo e all’età di 12 anni acquista la sua prima macchina fotografica.
Dopo una serie di peripezie che lo fanno allontanare dalla Germania a causa delle leggi razziali, finisce dapprima a Singapore e successivamente in Australia.
Nel 1945 cambia il suo cognome da Neustädter a Newton che è quasi l’esatta traduzione in inglese del suo cognome tedesco.
Dopo aver lavorato come fotografo freelance per Playboy, una volta stabilitosi a Parigi, intraprende la carriera come fotografo di moda professionista tant’è che i suoi scatti appaiono su varie riviste di moda Vogue, L’Uomo Vogue, Harper’s Bazaar, Elle, GQ, Vanity Fair, Max e Marie Claire. Il suo stile unico e riconoscibile è caratterizzato dall’erotismo patinato, a volte con tratti sado-masochistici e feticistici.
E sarà proprio grazie alla sua arte fotografica molto singolare definita erotico-urbano che collaborerà con grandi geni della moda come Chanel, Gianni Versace, Blumarine, Yves Saint Laurent, Louis Vuitton, Borbonese e Dolce & Gabbana.
Ho cercato di essere il più stringata possibile con la storia della vita di questo personaggio carismatico per non annoiarvi troppo, il mio intento resta quello di farvi apprezzare Helmut Newton attraverso qualche suo scatto sensazionale!
Questa foto la trovo di una bellezza strabiliante, Newton è riuscito a trasformare la donna in un fiore con pochissimi elementi, le gambe nude, lunghe, snelle e divaricate rappresentano lo stelo su cui poggia un fiore gigante e quasi sproporzionato; la donna, in punta di piedi, sembra voglia darsi la spinta per poter volare in alto!
Anche in questa foto, come nell’altra, la donna è proiettata verso l’alto, è come se i gabbiani le volessero insegnare a volare!
Sensualissima la donna in questo scatto, lo sguardo accattivante che cattura, ammalia, in una posa “birichina” in ginocchio sul letto con gli stivali, la sella con tanto di staffe appoggiate sulla schiena come fosse una vera “puledra” in attesa del suo amato cavaliere; in questa foto si denota tutto l’erotismo di Newton mai volgare, sempre sottile che non cade mai nel pornografico.
Molto carnale e maliziosa anche la fanciulla in questo scatto che ad occhi chiusi e sognanti fuma un lunghissimo sigaro!
Non sembra affatto contrariata la donna ritratta in questa posa che, nonostante la mano “birbante” dell’uomo non sembra distogliere il suo sguardo da ciò che sta leggendo.
Estremamente suggestive le foto di Newton, i suoi nudi femminili sono sempre molto forti, sensuali, erotici e non sfiorano mai nella volgarità, nel cattivo gusto anche se Helmut Newton sosteneva di odiare il buon gusto, che considerava addirittura una parolaccia.
Ma quale può essere considerato il confine tra erotismo e pornografia?
Secondo un altro berlinese illustre, il filosofo e sociologo Herbert Marcuse, la differenza tra erotismo e pornografia è la differenza tra il sesso celebrativo e quello masturbativo.
I volti, i corpi nudi o semi nudi femminili di Newton sono corpi parlanti, trasmettono quasi sempre l’immagine di una donna che appare essere in pace con la propria sessualità, che ama scoprirsi, che non si vergogna di apparire nuda, anzi si mostra fiera del suo corpo!
E’ molto interessante il linguaggio del corpo, spessissimo il nostro corpo dice ciò che le parole non riescono a pronunciare, tutte quelle movenze, quegli atteggiamenti che contraddistinguono una persona: c’è chi ti guarda negli occhi quando parla, chi fugge, chi dà la mano con una stretta vigorosa e chi invece non lascia alcun segno, chi accavalla le gambe e fa intravedere una femminilità di cui è fiera, chi sta chiusa su se stessa, con le braccia strette e non aperte come in segno di chiusura, chi sorride, chi ride, chi ride a crepapelle e chi ahimè non è capace di ridere……un’infinità di segnali che il nostro corpo lancia, a volte incondizionatamente, talvolta consapevolmente.
E se la bocca non parlasse più e parlasse solo il corpo che mondo sarebbe il nostro? Un mondo sguaiato, urlato, gesticolato, frenetico oppure un mondo migliore di questo dove spesso le parole senza senso abbondano ed i silenzi non sono mai troppi?
Concludo dicendo che il corpo ha bisogno della voce e che la voce ha bisogno del corpo e che nel mio mondo perfetto la parola ed il corpo dovrebbero servire solamente per amare!
Due corpi, i nostri
Nascosti sotto le lenzuola
due corpi s’incontrano,
si sfiorano,
si annusano,
si attorcigliano,
i piedi gelidi di lei si insinuano in quelli caldi di lui,
nel buio più profondo gli occhi si scrutano
fino a quando non riescono a vedersi nell’oscurità!
Finalmente giunge la luce sotto quelle lenzuola
di un bianco candido,
le mani accarezzano il viso con impeto,
i capelli,
il ventre,
le gambe,
l’abbraccio si fa vivo,
forte,
bramante di passione,
i corpi eccitati ansimano,
non resistono a quel richiamo irrefrenabile
e solo un dolce e perfetto incastro è possibile
lasciando entrambi esausti e felici
per essere arrivati alla fine della scalinata!