Non solo miti e Leggende
Carissimi,
non tutti sanno che sono tornata da poche settimane da uno dei viaggi più stupefacenti che io abbia mai fatto. Dopo due scali internazionali arrivo a Lima, la capitale del Perù.
Dal parallelo Italiano ci sono ben 7 ore di fuso orario e per non accusare troppo il jet lag, sapendo che sarei atterrata alle 23 ora locale, non ho dormito per tutto il volo cercando di essere il più stanca possibile. Infatti una volta arrivata in albergo sono crollata a dormire.
Visto il poco tempo che avevo ho deciso che sarei andata a visitare principalmente due città molto famose in Perù. Arequipa e Cuzco.
Arequipa, anche chiamata la città blanca, si erge in mezzo a dei vulcani alcuni attivi e altri non attivi. Proprio per questa ragione, avendo molto materiale lavico di colore bianco, hanno deciso di sfruttarlo per costruire la maggior parte delle case. Si presenta molto accogliente e ospitale. Il centro città è molto curato e ha delle aiuole verdi con molte decorazioni floreali. Le principali attrattive sono le varie tombe Incas, il monastero di Santa Caterina e il Gran Canyon del Colca. In quest’ultimo potete ammirare dei bellissimi altopiani delle Ande,facendo molta attenzione all’altitudine e l’effetto che essa ha sul nostro scambio di ossigeno vista la grande altitudine (circa 3191 mt) e vi si possono osservare i condor in piena libertà. Se uno non ha potuto prenotare la visita prima di effettuare la vacanza, lo può fare tramite una delle numerose agenzie di viaggio del luogo che ti offrono pacchetti o comunque offerte delle attrattive più gettonate che comprendono il trasporto, l’eventuale pernotto e i biglietti di entrata nei parchi etc.
Dopo qualche giorno nella Città Blanca mi dirigo a Cuzco in autobus. Ho scelto Cruz del Sur per i miei spostamenti. Hanno autobus a due piani e un servizio tutto compreso nel loro viaggi di lunga durata. Da Lima ad Arequipa ho impiegato 16 ore e da Arequipa a Cuzco 10. Compreso nel biglietto (100 Soles sono più o meno 26,80€). Il wifi gratis, copertina per la notte (nel mio caso) cuffie per guardare la tv, pranzo cena e colazione (dipende da quali ore effettuate il viaggio) hostess e uso bagni.
Una volta a Cuzco mi hanno subito offerto il famosissimo Mate de Coca. Cuzco si trova a un’altitudine di 3.399 mt e il mate de coca, ovvero il tè con le foglie di coca, è molto utile per potersi adattare ad un’altitudine così elevata rispetto a quelle mediterranee. Con mio stupore ho trovato uno Starbucks in Plaza de Armas e all’interno un sacco di turisti americani, europei, asiatici insomma da tutto il mondo! Vi consiglio di trovare una valida agenzia per prenotare i vari spostamenti in pulmino o i vari ingressi per Macchupicchu e valle sagrada. Sono mete ormai commerciali ma è sempre bellissimo e da un’emozione unica venire in contatto con una popolazione così antica ma così avanguardista nella gestione delle città.
Tra le mete più papabili:
Sacsayhuamán, la vecchia fortezza Incas, conosciuta anche come la Testa del Puma. Si dice infatti che la vecchia Cuzco abbia la forma di un puma e che Sacsayhuamán sia la testa.
Fortezza Incas- testa del Puma
Coricancha, il tempio del sole. Avvolto da miti e leggende tra le quali la più famosa che esista un percorso sotterraneo che collega questo tempio nel cuore di Cuzco alla fortezza di Sacsayhamàn. Si diceva che fosse talmente pericoloso che è stato dovuto chiudere nei secoli scorsi e che solo uno spagnolo sia riuscito a sopravvivere a questo percorso pieno di insidie portando alla luce una pagnotta d’orata. A pochi giorni dalla sua impresa, morì. Inoltre si pensa che l’intero tempio fosse d’oro e solo quando l’invasori spagnoli, accecati dalla lussuria, armati di scalpello, tolsero tutto l’oro dalle pareti lasciandolo in pietra.
Gli Incas non davano importanza all’oro. Pensavano fosse un dono del Dio Sole vista la lucentezza di questo materiale per questo troviamo molti idoli, manufatti e altri accessori totalmente in oro.
Moray sito archeologico situato fra Urubamba e Ollantytambo a qualche ora da Cuzco. Il sito contiene una serie di terrazzamenti circolari concentrici, che formano una sorta di anfiteatro. E’ sostanzialmente un laboratorio di agricoltura per vedere quali specie si adattavano o potevano crescere alle diverse altitudini. A pochi minuti vi possiamo trovare anche la Salineria naturale utilizzata dagli Incas e tutt’ora dalla popolazione per l’estrazione del sale. All’andata sono andata con pulmino condiviso e ho speso circa 70 soles ( 18,26€) però al ritorno ho provato il ” carro” ovvero l’autobus. Molto caratteristico perché viaggia tra i vari paeselli e si può vivere intensamente tutta la popolazione andina. Ho speso 6 soles fino a Cuzco (1,57€) .
Personalmente non ho trovato tanto pericolosi questi posti e non ho avuto spiacevoli incontri ma consiglio sempre di stare sul chi va la.
Detto questo per gli manti degli animali, come me, nei principali siti si possono trovare allo stato brado Alpaca e Lama abbastanza addomesticati.
La lana derivata da questi animali è molto pregiata(non ha la lanolina che spesso provoca allergie) ed è un vanto per questa popolazione che sa lavorarla in diversi e fantastici modi.
Se dovete prendere qualche souvenir vi consiglio di andare in centro di Cuzco e dirigersi presso il Mercato di San Pedro. E’ il mercato più grande e ha ogni sorta di prelibatezza: tessile, culinaria, accessori, cereali etc… molto caratteristico. Da sfruttare il cambio favorevole infatti 1€ vale 3,82 Sol. La moneta infatti è il Nuovo Soles.
La cucina tipica è molto buona e ha un po di influenze europee ma anche asiatiche. Io ho mangiato principalmente Pollo , quinoa, patate, riso, mais e cereali in generale.
Consiglio di fare una cura profilattica di fermenti attivi sia prima di partire che durante il viaggio.
Si sa che le cucine diverse dalle nostra italiana e comunque elaborate in diverse cucine possono dare qualche fastidio. Comprate sempre l’acqua in bottiglia e non prendete bibite con il ghiaccio ( sin gelo, in spagnolo).
Il mio soggiorno a Cuzco è durato circa 9 giorni e non sarei voluta tornare dalla bellezza dei posti, dall’accoglienza calorosa della popolazione e dal favoloso clima ( in ottobre ho trovato temperature primaverili con qualche pioggia). Sono riuscita a visitare molti siti ma altri ancora che sono li che mi aspettano.
Non voglio dilungarmi troppo anche perché questa non voleva essere una guida ( ce ne sono tantissime e validissime sul web e in formato cartaceo)ma un reportage con qualche indicazione utile per chi fosse incuriosito o stia programmando questo viaggio.
La prossima settimana concluderò questa esperienza con il mio ultimo articolo sempre riguardante il Perù in particolare la mia esperienza di trekking con il percorso Incas di due giorni fra le Ande alla conquista di MacchuPicchu!