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Senza musica la vita sarebbe un errore – Friedrich Nietzsche

Senza musica la vita sarebbe un errore. (Friedrich Nietzsche)

Buongiorno a tutti!

Da quando ne ho memoria ho sempre avuto un’approccio positivo con la musica. Fin da piccola ho provato a suonare qualcosa e all’età di 6 anni i miei genitori hanno deciso di farmi frequentare i corsi propedeutici del Conservatorio Musicale P. Mascagni a Livorno.
Mi sono sempre trovata a mio agio con la musica e dopo il primo anno di violino provai il flauto traverso. L’approccio con lo strumento fu più difficile di quanto mi aspettassi, ma non mi sono scoraggiata. Nonostante il grande entusiasmo, soltanto dopo il primo anno ho potuto riscontrare dei risultati soddisfacenti. L’impegno era comunque notevole ma ritrovarsi con i miei coetanei nei pomeriggi e suonare era divertente. Visto il mio entusiasmo, i miei mi comprarono un flauto traverso usato e così sono riuscita a impratichirmi ancora di più. Ero contentissima e già fantasticavo sul mio futuro da provetta flautista. Dopo il secondo anno propedeutico di flauto avrei dovuto fare l’esame di ammissione vero e proprio per entrare al primo anno ufficiale di conservatorio ma, ahimè, i docenti erano solo due e i relativi posti meno di 6. Passai la prima selezione ma non la seconda. Sconfortata e addolorata per il fallimento, decisi che non avrei proseguito né ritentato l’anno successivo. Qualche mese più avanti ricordo che mia mamma mi disse che si era informata e che avrei potuto studiare un altro strumento per il primo anno, entrando automaticamente all’interno del conservatorio e decidere successivamente se proseguire l’anno successivo con lo stesso strumento o tornare a flauto. Le classi libere e disponibili erano 3: clarinetto, oboe e fagotto.
Scelsi il fagotto e fu amore a prima vista.
Nel mondo musicale è difficile sentir dire “suono il fagotto” per questo quando incontro qualcuno con la mia stessa passione per questo strumento, ci guardiamo con stupore e orgoglio. Tanti ancora non sanno nemmeno com’è fatto, figuriamoci sapere anche che suono abbia. Posso assicurarvi che è uno strumento molto affascinante, perché è molto versatile. Raggiunge le note gravi ma anche quelle più alte. Ma di questo ne parleremo la settimana prossima.
Nel mio primo anno di fagotto in conservatorio ho fatto più di quello che avevo fatto in due anni di flauto. Grazie ai miei genitori, che al terzo anno mi hanno comprato lo strumento per ben 6 milioni di lire, ho potuto portare a termine i miei studi e mi sono diplomata nel 2005 all’età di 19 anni.

Da allora ho smesso e riniziato a suonare un paio di volte. Una volta dentro, non puoi eliminare la musica dalla tua vita. O lei viene a ricercare te oppure sei tu alla ricerca della tua musica.

Avendo già ottenuto il diploma in fagotto, negli ultimi anni ho dato sfogo al mio interesse musicale  iniziando a suonare anche altri strumenti che mi sono da sempre piaciuti e ad oggi seguo lezioni di contrabbasso jazz, basso elettrico, qualcosina di violoncello e – ovviamente – ho ripreso gli studi di flauto.

Incoraggio sempre i ragazzi più giovani che stanno studiando, o che hanno intenzione di avvicinarsi alla musica, di continuare e non farsi scoraggiare. Come tutte le cose belle, non si ottengono senza sacrificio!
Ad oggi ci sono anche molte scuole di musica indipendenti o legate alle Filarmoniche delle città. Il costo non è così inaccessibile e c’è la possibilità di fare belle esperienze, conoscere gente e ogni tanto qualche trasferta! Anche questo è musica.
Quindi forza e coraggio, e viva la musica!

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