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Gerry Mulligan: West Coast Style

Gerry Mulligan: West Coast Style

 

 

 

 

Sassofono 1927 -1996

 

 

 

 

Era il 1952 quando Gerry Mulligan uscì in quartetto a Los Angeles in una formazione sbalorditiva.

La novità di questa formazione stava nel fatto che il sax baritono di Mulligan e la tromba di Chet Baker erano ritmicamente supportati da percussioni e contrabbasso, totalmente sprovvisti di pianoforte.

Il sound che ne uscì fu veramente innovativo e vergine da diffondersi a macchia d’olio in tutta la nazione, attirando l’attenzione dei critici e del ”Time magazine”.

Mulligan aveva un suono molto cool e di tendenza, unito al fatto che la sua presenza scenica e quella di Baker erano perfettamente in linea col loro ruolo.

Perfetti sarti del ritmo che ricamavano all’unisono linee melodiche sinuose, intrecci di note una contro l’altra oppure sovrapposte orizzontalmente a regola d’arte.

 

Ma parliamo della sua personalità.

Gerry odiava il termine ”Jazz” a tal punto da evitare persino di pronunciarlo, lo considerava un limite alla sua libertà musicale, per uno come lui che suonava oltre al sax baritono e soprano anche il pianoforte e che arrangiava e creava la sua musica.

Quando Baker lasciò il quartetto si dedicò anima ed energia ad altre band, come la Concert Jazz Band, nata nel ’60, della quale potete ascoltare un fantastico live al Village Vanguard di New York:

Nel ’95 si ammalò gravemente ma salì sul palco comunque: era la sua salvezza, una boccata di vita che lo vide sul palco insieme a Ornella Vanoni e al coro dei Monaci Tibetani.

Era sposato con Franca Rota, una milanese, adorava e sognava il Teatro la Scala, del quale seguiva le prime.

Potrei trasferirvi altre verità su questo grande personaggio, ma preferisco lasciarvi un link di Franco Fayenzche scrisse sul ilsole24ore un bellissimo articolo dove racconta la sua personalissima e preziosa esperienza.

La musica è una meravigliosa espressione di rispetto e non la posso tradire, buon Natale.

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