Il 2018 irlandese in breve.
“Another year over
and the new just began”
Con gli inflazionatissimi versi di John Lennon vado a introdurre questo articolo in cui ruffianamente cerco di riassumere gli eventi degni nota accaduti durante il 2018 nella Repubblica d’Irlanda, Paese da alcuni anni considerato come la nuova terra delle opportunita, la piccola isola che rischiava la bancarotta e che s̶v̶e̶n̶d̶e̶n̶d̶o̶s̶i̶ aprendo alle compagnie internazionali e tagliando la pressione fiscale ̶e̶d̶ ̶i̶ ̶s̶e̶r̶v̶i̶z̶i̶ ̶d̶i̶ ̶b̶a̶s̶e̶ ̶a̶d̶ ̶e̶s̶s̶a̶ ̶c̶o̶r̶r̶e̶l̶a̶t̶i̶ è riuscita a creare occupazione ed attrarre giovani menti da mezzo globo e dai paeselli.
Fatta la polemichina iniziale, iniziamo!
Nevicata storica (ed assalto al Lidl).
Siamo ai primi di marzo del 2018 quando l’Irlanda viene svegliata da una leggera nevicata, preannunciata con toni soavi dai media come “The Beast From The East”, la Bestia dall’Est, che pare il nome d’arte di un pornoattore slavo.
Eppure gli speaker e le penne dell’isola verde erano stati chiari: fate scorte di pane e latte.
Il risultato è stato che qualche decina di centimetri di neve ha messo in ginocchio un paese totalmente impreparato a questo tipo di intemperie. Il disagio, fortemente preannunciato, è durato una settimana, bloccando i trasporti e rendendo innaccessibili alcune aeree ed i necessari approvvigionamenti. Non sono mancati gli sciacalli, che, senza rinunciare a quello stile irlandese che solo Tallaght sa dare, hanno rubato un escavatore con cui hanno distrutto un supermercato Lidl facendo razzia di pane, alcolici (ops) e cassaforte (ops), dandolo poi alle fiamme.
Referendum sull’aborto.
Il 25 maggio 2018 si e conclusa, o forse e appena iniziata, la battaglia che prende il nome di “Repeal the 8th”.
Una campagna che chiedeva l’abrogazione dell’ottavo emendamento della Costituzione, introdotto nel 1983 dopo consultazione popolare, che equiparava la vita del nascituro a quella della madre rendendo di fatto l’aborto illegale nella maggior parte delle circostanze.
Il referendum ha visto vincere il sì all’abrogazione, dopo una lunga campagna dai toni molto forti e con un massiccio coinvolgimento popolare. Il Parlamento dovrà, seguendo l’esito del quesito, introdurre una nuova legge meno restrittiva. Una prima grande conquista per il popolo irlandese, ma un percorso ancora lungo.
Papa Francesco in visita.
Nell’Agosto 2018 Papa Francesco e la Chiesa Cattolica si rendono conto del cambio dei tempi.
L’Irlanda, seppur ancora legata alla tradizione cattolica, non lo è piu come prima, si respira un distacco, una secolarizzazione nei numeri come nell’atteggiamento.
Del mezzo milione di fedeli attesi, si radunano in 130mila per la funzione a Phoenix Park.
Altri numeri rispetto a quelli del 1979, dove un milione di persone accolse Giovanni Paolo II.
D’altronde, il referendum tenutosi pochi mesi prima lo testimonia e si va a sommare ad un paese che ha adottato, nel bene e nel male, un approccio più laico, più pragmatico, alla vita.
La crisi dei valori, il liberismo rampante, metteteci quello che volete, ma anche un deciso no alle ipocrisie di cui la Chiesa Cattolica si è macchiata e che i tentativi, seppur lodevoli, di Papa Francesco di fare ammenda non sono bastati a far dimenticare.
O forse non e piaciuto un approccio fin troppo “laico e moderno” del pontefice stesso, che ha raffreddato i fedeli senza riuscire a placare le critiche del mondo laico.
Brexit.
Degli interessi e dei rischi che riguardano l’Irlanda in caso di uscita del Regno Unito dall’UE ne parlo male e diffusamente nel mio articolo precedente.
Ad oggi è pure peggio di quanto descritto, aspettiamo marzo. Per info chiedete di una certa Theresa May, ore pasti.
Case, affitti e dintorni.
L’anno è finito ma la disperata situazione immobiliare della capitale continua. I tentativi messi in campo dal Ministro dell’Housing (come cazzo lo traduco, il Ministro per le abitazioni, per il diritto alla casa), Eoghan Murphy, non sono riusciti a calmierare la situazione abitativa di molti dubliners e non.
Si sono registrati molti tentativi illeciti di sorpasso nella graduatoria dell’assegnazione delle case popolari (tutto il mondo è paese), sempre molto inferiori rispetto alla richiesta, ma anche per chi ha un lavoro stabile trovare casa a Dublino resta sempre un incubo.
Secondo alcune statistiche riportate dall’Irish Times e dal CSO, in media un inquilino si e trovato a pagare 145 euro in piu al mese per la stessa sistemazione rispetto all’anno precedente.
Stando alle previsioni del governo e del Dublin City Council, entro il 2021 verranno realizzate le abitazioni necessarie a soddisfare la domanda attuale.
Nel frattempo, i prezzi e la competizione per accaparrarsi anche solo una stanza in una zona qualsiasi di Dublino restano altissimi.
New Year’s Eve.
Come al solito, anche quest’anno si è dimostrato il più totale disinteresse del popolo irlandese alle celebrazioni del passaggio dal vecchio e nuovo anno.
Hanno S.Patrizio, non toglietegli il Natale perlamordiddio, c’è la bolgia per la prima di campionato di calcio gaelico ma dell’ultimo dell’anno agli amici irlandesi non gliene frega una beneamata. Per citare un collega:
“è solo un altro sabato sera ma con più fila ai pub.”
E cosi, pieni di ottimismo ed ancora in coda per l’ultima pinta del 2018, vi saluto e vi auguro uno splendido 2019!
Un abbraccio, cheers!