Non c’è bisogno di essere Mozart o Freddie Mercury per apprezzare la musica, questa è parte di ognuno di noi e lo è sempre stata fin dalle origini dell’uomo.
“La musica mi completa”, “mi fa star bene”, “mi accompagna sempre in svariate situazioni…” Ho voluto chiedere ad alcune persone che importanza avesse per loro la musica e queste sono solo alcune delle risposte che mi hanno dato. Da queste però si percepisce che la musica è una componente essenziale delle nostre giornate, un’ombra che ci segue ovunque andiamo, un ago di una bilancia che si sposta in base al nostro umore e così via…
Avete mai provato ad immaginare la vostra vita accompagnata da una colonna sonora proprio come accade nei film? Io spesso lo faccio ed è eccezionale come ad ogni preciso evento si ricolleghi una specifica canzone.
Se penso alla mia infanzia per esempio solo un nome mi viene in mente: Spice Girls. Amavo i loro look super colorati, le loro coreografie, la loro energia. Quelle cinque ragazze erano (e sono ancora oggi) i miei idoli e con la loro musica erano (e sono) in grado di trasmettermi una carica positiva pazzesca.
Non sono una musicista, né una cantante, né tanto meno una critica discografica, non sono in grado di poter dare un giudizio specifico su una canzone cantata male o dire che in una determinata melodia sarebbe stato migliore il suono di un basso piuttosto che quello di una chitarra… Ma questo non ha importanza perché per quanto mi riguarda la musica è soggettiva, non esiste “brutta musica” o “bella musica”, esiste soltanto la musica che ci fa star bene o anche male perché no.
La musica poi possiede un super potere eccezionale: è in grado di raggiungere le anime di tutte le persone del mondo, riesce ad oltrepassare ogni tipo di barriera, fisica o culturale che sia, perché è un linguaggio universale e tutti sono in grado di comprenderla. È possibile usarla per esprimere messaggi di pace e tolleranza proprio come fece John Lennon oppure assemblarla in maniera quasi del tutto casuale in modo da generare scandalo come fa oggi il tanto odiato/amato Young Signorino. Nessun paragone, non c’è bisogno di allarmarsi, ma dico questo solo per far capire che davvero la musica è in grado di assumere qualsiasi tipo di “forma”.
Non vergognatevi mai dei vostri gusti musicali. Vi piace Ennio Morricone ma allo stesso tempo anche i Maneskin? Vi posso giurare che va assolutamente bene così. La musica che ascoltiamo, la nostra musica, rispecchia noi stessi e tutte le nostre sfaccettature. A volte siamo pop, a volte indie, a volte hiphop… Se non ci credete provate a dare un’occhiata alla vostra playlist di Spotify. (Questa è in parte la mia).