La stagione dei matrimoni
Bentornati, fedeli lettori.
Oggi vi parlerò della fantomatica “stagione dei matrimoni”, che puntualmente ogni anno arriva, tra aprile ed ottobre. Sì, perché se prima si dispiegava tra maggio e settembre, adesso con questi cambiamenti climatici abnormi, si è allungata pure lei. Io stessa sono rimasta sorpresa della sua estensione, quest’anno. Mi sono già arrivati tre inviti, e ne aspetto altri tre entro fine agosto.
Insomma, riflettevo sul fatto che se, fino ai trenta, le tendenze si focalizzavano su shorts, paillettes (ma solo dopo le 18) e Martini del venerdì sera, superata la fatale soglia, le cose cambiano.
Brivido lungo la schiena o farfalle nello stomaco? L’atteggiamento è vario. E varia ancora di più se ponete la fatidica domanda ad un single o ad una persona impegnata. Quest’ultima vi potrebbe rispondere una cosa tipo: “Il vero amore è la tua anima che riconosce il suo contrappunto in un’altra.” Mentre, per i single immagino più qualcosa tipo: “Se avessi aria nei polmoni, ti direi cosa penso”.
Su, amici single, coraggio. Ricordate cosa vi ripete ogni santa volta la zia zitella in occasioni del genere? Ok, detto da lei forse va preso con le molle, ma il senso rimane. Sfoggiate un abito da togliere il fiato e, magari chissà, conquisterete il cuore di un altro invitato single come voi.
Ma siamo sicuri che le cose vadano proprio così? Che sia così facile “cuccare” ai matrimoni altrui? Ve lo ricordate il film del 2005 “2 single a nozze”?
La trama
John Beckwith e Jeremy Grey, amici e soci in affari, da tempo portano avanti un particolare hobby: quello di autoinvitarsi ai matrimoni. Tra un pranzo e/o una cena nuziale, lo scopo è evidente: oltre che mangiare e bere a sbafo, rimorchiare quante più invitate e damigelle, inebriate dall’atmosfera romantica.
Tutto procede a meraviglia, tra regole ferree e alberi genealogici improvvisati, finché non decidono di partecipare “all’imbucata del secolo”: infiltrarsi al rinfresco di nozze della figlia del Segretario del Tesoro William Cleary. Qui, John inizia a fare i conti con il suo passato da donnaiolo, rimanendo “vittima” di un inaspettato colpo di fulmine nei confronti di Claire, sorella della sposa. Jeremy seduce invece l’altra sorella, Gloria, insospettabilmente pazza e assatanata.
Spacciandosi anche questa volta per lontani parenti, vengono invitati dalla famiglia delle ragazze a dormire alla loro casa al lago. Ma, mentre Jeremy vorrebbe scappare, per liberarsi di Gloria e della sua invadenza, John cerca in tutti i modi di arrivare a Claire, di cui si innamorerà veramente.
Il commento
Molto meglio il titolo originale, “Wedding Crasher”, i “rovinamatrimoni”, rende di più l’idea. Come ogni film che vede protagonisti membri dello scanzonato Frat Pack (il gruppo comprendente anche, tra gli altri, Ben Stiller e Jack Black), la pellicola di David Dobkin è una commedia demenziale che viaggia speditamente sui binari dello scurrile e dell’umorismo triviale.
Lo spunto, anche se non particolarmente originale, è godibile: imbucarsi ai matrimoni per mangiare, bere e incontrare giovani donzelle da sedurre. Per i due protagonisti, scapoli impenitenti, la parola d’ordine è “ingannare il prossimo con allegria”. La pellicola, però, si rivela meno graffiante di quello che vorrebbe essere e finisce per frullare stereotipi e macchiette (classici “eroi” con la sindrome di Peter Pan, patriarchi severi, milf ninfomani, nonnette sboccate) in un calderone di gag non sempre riuscite.
Dopo un avvio spumeggiante e dalle premesse cinico-trasgressive, infatti, il film ritorna presto in carreggiata seguendo la più che rodata strada della storia d’amore contrastata e zuccherosa. Tuttavia, nei momenti in cui “2 single a nozze” non si prende troppo sul serio, risulta scatenato e divertente. Da guardare senza pregiudizi.
Il merito è certamente della coppia di protagonisti, che si compone di due opposti caratteri. L’estroverso e rapace predatore Jeremy (un formidabile Vince Vaughn tendente al sovrappeso e agli stravizi, decisamente più espressivo e genuinamente comico) e il più mite e timido John (il solito incantevole nasone Owen Wilson). Ma anche dell’imponente cast di comprimari, in cui a distinguersi sono il sempreverde Christopher Walken, un giovane Bradley Cooper e l’ex Bond girl Jane Seymour, qui nei panni di un archetipo di donna matura e provocante. Will Ferrell in uno dei ruoli più ignoranti di sempre.
Grande successo al box office Usa, meno in Italia. Spesso, le commedie cinematografiche oggi sono quanto di più etnico e di più radicato nel paese che le produce, e, perciò, di quanto di meno esportabile ci sia. Vale per i nostri “Immaturi” ecc. che non raggiungono neanche Chiasso, vale anche per Hollywood.
Le regole sacre
Ed ecco alcune delle regole per “imbucati single professionisti” citate nel film. Mai violarle. Mai.
Regola #1: Non lasciare mai indietro un compagno imbucato. Gli imbucati si prendono cura di loro.
Regola #2: Non usare il tuo vero nome.
Regola #3: Mai confessare.
Regola #6: Non sedersi in un angolo e tenere il broncio. Si richiama l’attenzione in modo negativo. Attirare l’attenzione su di voi, ma alle tue condizioni.
Regola #12: Quando smetti di essere divertente, rompi qualcosa.
Regola #13: Le damigelle d’onore sono disperate… consolale.
Regola #14: Sei un lontano parente di un cugino morto.
Regola #16: Avere sempre un albero genealogico aggiornato.
Regola #17: Ogni ospite femminile delle nozze merita una notte di nozze.
Regola #21: Assicurarsi che lei sia maggiorenne.
Regola #26: Certo che la ami.
Regola #28: Assicurati che ci sia un open bar.
Regola #36: Il tuo film preferito è “Il paziente inglese”.
Regola #40: Balla con persone anziane e bambini. Le ragazze penseranno che sei “dolce”.
Regola #42: Durante la cerimonia sedersi in quinta/sesta fila, è abbastanza vicino per farti sembrare un ospite invitato. Mai sedersi agli ultimi posti.
Regola # 44: Ricorda sempre il tuo nome falso.
Regola #46: Hai dimenticato il tuo invito per la troppa fretta di raggiungere la chiesa.
Regola # 47: Assicurarsi che tutte le donne single alle nozze sappiano che sei lì perché stai soffrendo per una relazione finita male o la morte della tua fidanzata.
Regola #48: Quanto segue funziona sempre in una conversazione: “Sì, ho un sacco di soldi, ma non si può comprare la felicità”.
Regola #52: Piangi durante la cerimonia. Le ragazze penseranno che sei “sensibile”. Portare una fetta di cipolla o lacrime artificiali se necessario.
Regola #54: Di’ a tutti che sei venuto con “zio Ned”. Ognuno di noi ha uno “zio Ned”.
Regola #57: La Ferrari è dal meccanico.
Regola #67: Niente sesso sull’altare. Il confessionale invece va bene, una panca è ancora meglio.
Regola #79: Portare di tanto in tanto un vero e proprio regalo. Stai per fare sesso senza dover pagare una cena, in questo modo potrai permetterti un frullatore.
Regola #90: Dite agli amici della sposa e alla famiglia che siete della famiglia dello sposo e viceversa.
Regola #92: In fondo, la maggior parte delle persone si odiano. Questa conoscenza è la chiave per aprire la maggior parte delle porte delle camere da letto.
Regola #107: Porta sempre con te un assortimento di segnaposto per adattarsi a qualsiasi progettazione di nozze.
Miti e leggende
Passi pure l’ironia del soggetto del film, ma secondo me, questa storia che ai matrimoni degli altri si rimorchia come manco a 20 anni, ubriachi, ad agosto, a Ibiza, è falsa. Una menzogna appositamente messa in giro per farvi dilapidare risparmi in vestiti, accessori, cure estetiche e coiffeur come manco Lady Diana nel 1981.
Il/la single piacente che vi corteggia a un matrimonio, invitato o imbucato, è solo una leggenda meta-sentimentale, simile a quella dello spacciatore che ti regala la droga fuori da scuola. Non è vero: gli spacciatori la droga non la regalano, e ai matrimoni altrui è difficilissimo accoppiarsi. Grazie a un sofisticato algoritmo, sarà immediatamente chiaro che, se avrete qualcosa di interessante da raccontare il giorno dopo in ufficio, questo riguarderà esclusivamente le portate della cena e le sfumature avorio dell’abito da sposa.
Ma non dimenticate che comunque i matrimoni sono anche un’occasione di confronto, soprattutto se siete single: conoscerete tante coppie, alcune delle quali confermeranno la vostra personale scelta di non scendere al primo compromesso che vi si presenta, altre che vi faranno addirittura ringraziare di non averlo fatto, altre ancora che invece vi faranno mettere in discussione certe rigidità su cui vi eravate precedentemente impuntati.
In ogni caso, single invitati o imbucati, se questo non bastasse, ordinate altro vino. E altri gamberi. Tanto, mica pagate voi.