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L’importanza di prendere parte

L'importanza di prendere parte

L’importanza di prendere parte

 

Buongiorno Cari lettori di Wip!

In questo articolo vorrei parlarvi della mia esperienza con la politica.
Ultimamente mi è stato chiesto di espormi per un partito locale ricoprendo la carica di consigliere alle prossime elezioni comunali.
Questo mi ha riportata a riflettere sul quello che io rappresento per la mia società, se il mio contributo potrebbe essere valido oltre che a capire se davvero avrei le possibilità per poter fronteggiare un simile impegno.
Tutti i pensieri mi riportavano a una sola domanda : perché io?
Ho sempre voluto impegnarmi socialmente e poter aiutare la comunità a crescere o in progetti di sviluppo. Ho fatto parte di diverse associazioni, suono nella banda cittadina e non certo perché ho un secondo fine.
Quando uno si impegna con una o diverse associazioni, deve essere in grado di poter spendere del tempo e delle risorse. E’ anche un modo per temprare il proprio carattere di poter dire ” ho preso un’impegno e lo porto avanti”. Non sempre si può trattare di incarichi piacevoli ma collaborare vuol dire anche questo. Assumersi responsabilità.

Torniamo alla politica…

 

A prescindere del vostro orientamento politico, come vedete il posto in cui abitate?
E’ un posto piacevole? Vi è un basso profilo criminale? Ci sono i servizi di cui voi o la vostra famiglia necessitate? etc etc…
Se a queste domande o ad altre la vostra risposta è si, sono molto contenta per voi perché vuol dire che siete soddisfatti dell’ambiente che avete scelto per vivere.
Se invece alcune di queste risposte sono no, vi consiglio di farvi una bella riflessione perché le possibili soluzioni sono
1) Ignorare i problemi
2)Prendere parte attiva nella comunità e aiutare laddove necessita.
Questo non vuol dire certo lanciarsi necessariamente in una campagna elettorale o aspirare di essere il leader del partito da voi scelto. Ma semplicemente poter dare un piccolo contributo senza dover essere indifferenti al problema che abbiamo individuato.
Sentirsi quasi in dovere di dover esprimere la proprio opinione costruttiva per poter migliorare la qualità della vita.
Troppo spesso sento dire dai miei coetanei o ancor peggio da ragazzi 20enni frasi tipo ” non me frega” ” non mi interesso di queste cose” .
L’indifferenza insieme all’ignoranza, intesa come l’insieme di cose che ignoriamo, a mio parere è quello che affoga la nostra società.
Ci sono state guerre, persone che hanno dato la vita perché noi potessimo decidere il nostro futuro tramite le elezioni o la possibilità di far parte LIBERAMENTE di una fazione politica senza rischiare il linciaggio pubblico.
Sentire persone che dicono ” andrò a votare e scriverò tutto sulla cartella elettorale tranne che la X” mi fa molto arrabbiare e poi rattristire.

Siate le persone che nonostante tutto, credono ancora nei valori che le scorse generazioni ci hanno lasciato.
Siate le persone che non si scoraggiano se in televisione o su internet ci sono risvolti che ritenete negativi per la società o che potrebbero far perdere le speranze di un mondo in cui ancora credete.

Il mio professore di storia e filosofia al Liceo iniziava la lezione parlando i primi 5 minuti dell’argomento del programma e la restante ora di politica e ovviamente del suo orientamento politico.
Spesso ero in disaccordo con lui ma una frase che disse mi segnò per sempre.
” Non importa se siete di destra, centro o sinistra, anarchici o altro……. quando ci sono le elezioni, qualsiasi tipo di elezioni, voi andate a votare. Perché è un vostro diritto e un vostro dovere. Specialmente se poi siete intenzionati a lamentarvi. Non avete diritto di lamentarvi se non siete andati a votare. Qualsiasi voto va bene se lo credete davvero, basta che votiate”
Queste parole mi accompagnano ancora oggi e ringrazierò sempre questo insegnante ( non certo il mio preferito) per avermi ricordato che nonostante le apparenze, il mio contributo è importante.

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