Internazionali, Nadal batte Djokovic e vince il torneo di Roma per la 9ª volta
scritto da Marco Calabresi per www.corriere.it
R come Rafa. R come re. Re della terra rossa, re del Foro Italico. Gli Internazionali Bnl d’Italia li vince ancora Nadal: per la nona volta in carriera, per la seconda consecutiva, per la terza in finale contro Novak Djokovic. Nadal, in un Centrale strapieno, la finale l’ha però dovuta portare a casa due volte. Devastante nel primo set, rimontato nel secondo: poi, nel terzo, ha prevalso la maggiore freschezza dello spagnolo, che fino a ieri non aveva ancora perso un set e che soprattutto non era stato protagonista di due battaglie come quelle del serbo contro Del Potro e Schwartzman.
È finita 6-0 4-6 6-1 per un Nadal che conferma la sua straordinaria confidenza con il Foro Italico: nove vittorie e solo due sconfitte. Questa, vale anche il vantaggio nelle finali contro Djokovic a Roma: tre successi, due k.o. Era la sfida numero 54 tra i due, nessun duello nell’era Open si è mai ripetuto così tante volte. Eppure, si è assistito a un inedito assoluto: il primo 6-0, cosa mai successa nei precedenti 141 set. Djokovic ha le gambe pesanti; dal braccio, invece, esce una quantità enorme di errori non forzati. Nadal, invece, è devastante. Ma la vera versione di Nole non può essere quella: esce nel secondo set, fosse anche solo per rendere meno amara la sconfitta. Il pubblico lo sostiene: non vuole rassegnarsi a vivere una finale-lampo.
Djokovic prende energie, e gli basta il break nel decimo game per portare la finale al terzo, dopo che nel settimo gioco aveva annullato tre palle del possibile 4-3 che avrebbe virtualmente chiuso la partita. Ma come spesso accade, le rimonte logorano: Nadal si prende il break nel primo game del set decisivo, e non lo mollerà più. Nole esce progressivamente dalla partita, perdendo altre due volte il servizio: in mezzo, anche una racchetta frantumata per la rabbia, che lascia poi spazio alla frustrazione. Festeggia Nadal, che vince il primo titolo del 2019 e spezza un’astinenza che durava da agosto.
Raggiante commenta l’ennesimo successo romano: «Sono davvero felice per questa vittoria, arrivata dopo un torneo giocato bene, e per me in questo momento era la cosa più importante. È stata una settimana incredibile. Mi ricordo ancora la mia prima vittoria qui nel 2005 e, tanti anni dopo, tornare a casa con la coppa per me significa tanto. Tutti sanno che questa è la città più bella del mondo e per me è sempre un onore giocare qui».
Tra le donne, trionfo della ceca Karolina Pliskova, che in finale supera 6-3 6-4 la britannica Johanna Konta. Pliskova non era nella metà di tabellone di Naomi Osaka, ritiratasi prima dei quarti di venerdì per un infortunio alla mano ma, dopo aver lasciato un set negli ottavi alla statunitense Kenin e uno nei quarti alla wild card bielorussa Azarenka, ha abbondantemente migliorato il miglior risultato fin qui al Foro Italico, dove nel 2017 si era fermata ai quarti. Nel primo set, dopo aver strappato il break nel secondo game, Pliskova ha sprecato un set point sul 5-2 ma ha ringraziato uno smash clamorosamente finito in rete dell’avversaria. Un break, uno solo, decisivo anche nel secondo set, per la ceca che vince il suo secondo titolo stagionale, dopo Brisbane. Merito suo, ma anche della collaborazione con Conchita Martinez, ex campionessa spagnola che ha iniziato a seguire Pliskova da inizio stagione e che vinse quattro edizioni consecutive degli Internazionali dal 1993 al 1996.