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Kajagoogoo. Nome strano così come la storia della sua creazione. Ricorda i vecchi versi di un bambino. E nel 1979, quando sono nati, io non ero neanche un bambino. Forse ero un’idea ma non ne sono sicuro. Poi due anni dopo, mente io ero ancora un’idea, loro scelgono il cantante, il tassello mancante del loro quartetto, Hamill, che per restare sui giochi di parole usa un nome d’arte simile, troppo simile. Limahl. Stesse lettere, diversa collocazione. E parte la musica, parte un loro successone, “Too Shy”. Parte col ritmo giusto, già batti il piede. Il testo semplice ma efficace e la musica continua ancora. Muovo anche le spalle. Voce quasi elettronica, inglese difficile da capire alla prima. Ma poi. “HEY GIRL”, vieni più vicino. E parte il ritornello, che mi fa emozionare. Sei troppo timida mi dicono, come dargli torto? Ancora Hey! Avvicinati dai. E ripartiamo con la timidezza. Quella che ti frega, ma cantata così sembra quasi piacevole, un dono. Finale strumentale che ti lascia il tempo di metabolizzare, di pensare a ciò che hai ascoltato. E non mollano, per loro quella “Hey Girl” resterà sempre troppo timida e sempre troppo lontana. Per loro dovrebbe avvicinarsi, senza paura. In fin dei conti, riassumendo: Hey Girl, Too Shy!