Girovagando sul web mi sono imbattuta in una notizia riguardante una foto di un fatidico bacio che ha suscitato un gran polverone.
No, non sto parlando di “V-J Day in Times Square” (foto iconica di Alfred Eisenstaedt scattata alla fine della Seconda Guerra Mondiale dove un marinaio bacia un’infermiera, accompagnandola in un casqué, durante i festeggiamenti della Giornata della vittoria sul Giappone)
ma del bacio fra due calciatrici, Magda Eriksson e Pernille Harder. La prima difensore nella Nazionale svedese e la seconda attaccante nella Nazionale canadese. Due rivali quindi ma unite sul campo da gioco e nella vita (da ben 7 anni).
La foto del loro bacio, pubblicata in primis su Twitter dal giornalista sportivo Federico Barreiro ha fatto letteralmente il giro del mondo!
Il loro gesto spontaneo e felice ha racchiuso in sé più significati: un bacio che è stato in grado di abbattere i pregiudizi di genere, perché si, siamo nel 2019 e se io voglio baciare la mia ragazza in uno stadio, alla stazione o in un centro commerciale, con altri mille sguardi addosso devo sentirmi libera di farlo; un bacio poi che ha abbattuto differenze etniche: la Svezia ha conquistato i quarti di finale del Mondiale femminile battendo il Canada per 1 a 0 negli ottavi, eppure, Pernille Harder ha raggiunto la fidanzata sul campo da gioco con la maglia della squadra avversaria.
Sembra che queste ragazze appena mettano piede in campo vogliano gridare al mondo: “non vergognatevi di essere voi stessi e di ciò che vi far star bene”. Che sia questo il pallone o una persona del tuo stesso sesso!
L’amore è proprio questo: nessun vincolo, nessun limite, nessuna paura.
Happy Pride!!!