di Haemin Sunim
Editore: Mondadori
Pagine: 250
Prezzo copertina rigida: 18.00 €
Prezzo Ebook: 9.99 €
“Molti di noi rispondono agli ostacoli della vita chiudendosi in se stessi e ignorando i problemi, finendo però per diventare vittime di ansia e depressione. Altri reagiscono buttandosi nel lavoro, in ufficio, a scuola o a casa, sperando che questo possa rendere più felici le persone che amano. E se invece bastasse essere se stessi?È come quando in aereo ci suggeriscono di indossare la maschera per l’ossigeno prima di pensare ad aiutare il nostro vicino: il messaggio è che dobbiamo innanzitutto essere in pace con noi stessi e solo dopo possiamo cercare di essere in pace con il mondo intorno a noi.In questo magnifico seguito a Quando rallenti, vedi il mondo, il monaco buddhista zen Haemin Sunim rivolge la saggezza dei suoi insegnamenti alla cura di sé, sostenendo che solo accettando noi stessi – con tutte le imperfezioni che ci rendono ciò che siamo – possiamo avere relazioni piene e compassionevoli col nostro partner, la nostra famiglia, i nostri amici. Arricchito da più di trentacinque illustrazioni a colori, Ama ciò che è imperfetto appaga gli occhi e il cuore, e ci aiuta a imparare ad amare noi stessi, la nostra vita e tutte le persone e le cose che la riempiono.”
Quando analizziamo la nostra vita, vediamo molte imperfezioni, come granelli di polvere su uno specchio. […] Eppure, anche se nel mondo troviamo cosi tante imperfezioni, non possiamo fare altro che amarle.
Haemin Sunim è un monaco buddista zen, insegnante e scrittore fa iniziare il suo libro con queste parole: “La vera libertà è non aver ansia per le imperfezioni.” Quanto di più vero ci può essere di questa affermazione! Quanti di noi si sentono, o si sono sentiti inadeguati e “imperfetti” ai suoi occhi? Questo libro è perfetto per chi si sente imperfetto e percepisce questa imperfezione come un difetto. Non è così.
Se innanzitutto ti prendi cura di te, anche gli altri si accorgono che sei degno di attenzione.
Il libro si suddivide in otto capitoli, ognuno dei quali concerne un ambito della nostra vita: il processo di accettazione delle imperfezioni, parte proprio da noi stessi, e da qui il primo capitolo: Prendersi cura di sé. Sembra una cosa scontata e invece non lo è affatto. Il dare ascolto alle nostre emozioni, il non soddisfare forzatamente gli altri per sentirsi una persona degna di esistere sono i primi passi per imparare ad accettarsi con le imperfezioni che convivono con noi.
Frustrazione e fallimento fanno parte della vita. Se smettiamo di sfuggire a queste esperienze e le accettiamo con calma, possiamo capire quale deve essere la nostra prossima mossa.
La parte che a me personalmente è piaciuta di più e che sento che sicuramente sarà utile a molti di voi che sono arrivati a leggere fino a qui, è la parte riguardante il fallimento. Haemin Sunim descrive il fallimento come incredibilmente doloroso perché non siamo preparati ad affrontarlo; in una parte di noi ci convinciamo che noi nonj falliremo. Per questo, dice, il fallimento sarà ancor più doloroso. Ma invece di chiuderci in noi stessi, o dare la colpa agli altri del nostro fallimento, provare vergogna per esso, la cosa più giusta da fare è prima di tutto, tenere presente che il fallimento è capitato a tutti e quindi, non siamo soli; in secondo luogo, per far sì che il fallimento non sia vano, dobbiamo essere sinceri con noi stessi e analizzare il perché del fallimento; solo così potremo imparare dai nostri errori e uscire dal fallimento più forti.
Il semplice fatto che non hai superato un esame non significa che la tua vita è finita. Né puoi dire che la tua vita è un fallimento solo perché il tuo negozio ha chiuso. Quando vivi un’esperienza negativa, diffida di quei pensieri che potrebbero farla sembrare peggiore di quel che è.
Il libricino è relativamente piccolo, ma è carico di riflessioni. Consiglio quindi di leggerlo con la dovuta calma, dandovi il tempo di riflettere e assimilare ciò che viene espresso in queste pagine. Prendetevi cura di voi stessi in questo viaggio e concedetevi di essere giustamente imperfetti e amatevi per quel che siete!
Una delle nostre più profonde paure è che se ci mostrassimo per ciò che siamo, potremmo essere rifiutati. troviamo difficile aprire la porta del nostro cuore anche agli amici più intimi. Poichè ci portiamo addosso quel fardello da soli, non può fare altro che appesantirci. Se qualcuno apre la porta del suo cuore e si mostra per ciò che è realmente , non giudicarlo, ma accettalo con calore. Nessuno di noi è perfetto.
Buona lettura a tutti!
Rachele.