Il new tango di Richard Galliano
1950 FISARMONICA
A Parigi prima della Prima Guerra Mondiale le sale da ballo del ceto sociale più umile , risuonavano del Valzer Musette che appunto possiamo definire del popolo.
In contrapposizione col valzer viennese ,che grazie a Strauss era diventato il ballo della nobiltà e della borghesia, fortemente caratterizzato da sonorità guerresche e militarizzate.
Nel valzer Musette, lo strumento per antonomasia che prese il posto della ”Musa”cornamusa (da cui prende il nome), e che ne delineò un carattere più gitano, fù la fisarmonica.
I valzer erano divenuti il fiore all’occhiello di molti grandi musicisti,come ad esempio Django Reinhardt e avevano dato alla città di Parigi il primato della tradizione della musica vernacolare rappresentate oggi dalle opere del grandissimo fisarmonicista Richard Galliano.
Nato a Nizza nel 1950 , gli fù tramandato lo strumento dal padre e dopo gli studi classici in conservatorio,si fece rapire dall’incontro con il geniale compositore Astor Piazzolla, col quale continuò a lavorare fino alla sua morte nel 1992.
Allargare i suoi orizzonti jazz ascoltando Miles Davis e Clifford Brown, supportato da basi classiche esplorando un linguaggio così malinconico ma sincopato e ritmato lo rese ‘GALLIANISSIMO’.
Dona alla lingua jazz infiniti accenti bebop, dal retrogusto ribelle della samba.