Jovanotti beach party: la più grande festa sulla spiaggia mai pensata capace di unire amore per la musica e per il nostro pianeta.
Lo scorso 31 luglio Jovanotti è approdato sulle coste Viareggine (prima data toscana che verrà replicata a fine agosto) portando con sé la sua euforia e voglia di creare un qualcosa di mai visto ne pensato prima in Italia. Oltre a questo era accompagnato dalla sua enorme troupe, la sua amata chitarra ma anche una potentissima console da Dj.
Ma è possibile che un cantante riesca ad unire più classi generazionali in un evento tanto grande ed allo stesso tempo infondere su un pubblico così variopinto senso civico?
Beh si, Lorenzo Cherubini (alias Jovanotti) è riuscito in questa improbabile impresa!
Il Jova beach party è una festa pensata proprio per tutti. I bambini sotto gli 8 anni potevano entrare senza l’acquisto del biglietto e grazie ai numeri stand ed il mare ad un passo, c’era sempre qualcosa di divertente da fare! Il tutto ovviamente accompagnato da un sottofondo musicale d’eccezione.
Ho visto poi gente giocare a beach volley o racchettoni, bambini che si rincorrevano o si arrampicano su strutture costruite ad hoc, ho visto coppiette di anziani mano nella mano tornare indietro nel tempo e gruppi di amici scattarsi selfie con una birra ghiacciata in mano.
Un clima sereno, festoso, rilassato, romantico… ecco quello che ho percepito sulla pelle.
Jovanotti è riuscito ad utilizzare un codice espressivo nuovo!
Oggigiorno si pensa che tutto ormai sia stato sperimentato e consumato. Lorenzo, pioniere della musica, invece è riuscito a difendere i diritti della creatività, libera e intraprendente ed a difendere diritti umani e civili.
Il cantante si è trasformato in una specie di pirata buono, venuto a difendere la voglia di tutti di divertirsi senza barriere di razze. Un pirata antisovranista vestito con tutti i colori del mondo, un pirata “green” che dispensa messaggi per salvare il mare dalla plastica, che chiede, fin dalla sua prima salita sul palco, di lasciare la spiaggia viareggina del Muraglione “migliore di come l’abbiamo trovata”, e che affida ad esperti della navigazione come Soldini, astronauti come Luca Parmitano, membri del WWF, testimonianze video sul rischio che stiamo correndo a soffocare l’acqua del nostro pianeta con la plastica.
Il messaggio sembra aver colto nel segno, perché nelle ore successive al concerto l’arenile era già praticamente sgombro di rifiuti di ogni genere!
È davvero importante quello che è riuscito ad infondere a tutti Jovanotti. Purtroppo oggi manca consapevolezza e l’indifferenza o comunque pensieri del tipo “tanto qualcuno pulirà al posto mio” devono essere cancellati. Tutti, ma proprio tutti, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa per cambiare il mondo!
Penso che questo 31 luglio rimarrà nella storia della musica e non solo; ed io non potrei essere più entusiasta per l’aver potuto prendere parte a tutto questo!