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Perfettamente Piero Ciampi .

Perfettamente Piero Ciampi .

 

E’ sicuramente per uno come Piero Ciampi che val la pena scrivere un blog sul cantautorato.

Non me ne vogliate se da livornese mi senta onorata di omaggiare quello che per me rappresenta  la massima espressione della musica popolare.

Piero nasce a Livorno il 28 settembre del 1934 . Il porto franco livornese lo rappresentava nell’anima.

In perenne fuga,innamorato della vita e dell’amore fino a perdersi e darsi completamente.

Il POETA del domani, mai riconosciuto,mai comprato e mai venduto, unico appellativo che volesse sentirsi attribuire.

Di donna in donna, di bicchiere in bicchiere,unico in purezza  . Piero , lo zingaro senza gloria , capace di mandare tutto all’aria sul più bello , di rifiutarsi di cantare se non si sentisse di farlo .

L’unica strada per Piero era Parigi , siamo nel 57 e via Genova, senza una lira in tasca approda nella città dei pittori, dell’esistenzialismo e degli chansonnier.

Si troverà a cantare le poesie che  ubriaco scrive  sui tovagliolini dei bar più malfamati e solitari . E’ talmente avanti da fare cose che in Italia non potevano essere concepite.

Somiglia a Felix Léclerc , cantante  alla moda in Francia , ma lui è Piero Ciampi troppo ”Italiano” per i francesi e troppo ”francese” per gli italiani . una cosa a parte insomma. Così si beve tutto quello che ha e torna in Italia.

Nel 1959 il ritorno il Italia, di nuovo a Livorno, senza soldi, tale e quale a com’era partito.

Ma i tempi non erano gli stessi e nuovi cantautori sciolgono il ghiaccio della solitudine .

 

La strada di Piero s’incrocia un’altra volta con quella del ligure Reverberi, che ora lavora a Milano per l’etichetta indipende Ricordi,divenuta terreno fertile della musica cantautorale giovanile.

Piero è un cantautore difficile ,sempre troppo poco disponibile a perdere se stesso , mai qualcosa di catalogabile e semplice da gestire  .

Messo sotto contratto da Guido Crepax, l’etichetta è la Bluebell di Antonio Casetta , incide i 45 giri a nome Piero Litaliano , cosi’ come vedete scritto , senza apostrofo .

Una stella cometa esilerante , caduta mentre il cielo è acceso , mentre tutti guardano altrove.

Tutti meno un alleato , Gino Paoli , amico di lunga data che lo ripesca dalla strada della perdizione,per presentarlo alla RCA come ”LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO” e garantisce per lui.

Piero intascò l’anticipo dall’etichetta senza portare un solo pezzo e come solo lui avrebbe potuto fare , tornò a chiederne un altro, che ovviamente  gli venne negato e ne decretò la ” squalifica”.

Quando tutto va a rotoli , sulla scritta”the end” compaiano i puntini ………… siamo nel 71 e Ciampi inizia la sua collaborazione con Marchetti , uno per molti versi come lui , un incompreso mai valorizzato completamente e con lui Piero ritrova la sua casa  , rigorosamente lasciata aperta di seguire la propria natura.

Il disco prodotto PIERO CIAMPI , racchiude meravigliosamente molti dei suoi classici come  “Il Vino”e  “È Natale il 24”  che andiamo ad ascoltare ,nel quale chitarre e archi disegnano uno dei suoi natali ”tipo” , una meraviglia senza pari.

Buon ascolto con un buon vino , brindando a Piero.

 

 

 

 

 

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