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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

“1994” e la nascita di WiP Radio

“1994” e la nascita di WiP Radio

Su Sky sta finendo “1994”, la serie nata da un’idea di Stefano Accorsi ed ultima stagione della trilogia che comprende anche “1992” e “1993”.

Non guardo molte serie tv, anche se mi piacerebbe vederne di più, ma sono un grande fan di questa trilogia.

Sarà perché mi piacciono gli argomenti trattati (praticamente la storia politica italiana di quegli anni, in particolare Tangentopoli e l’ingresso in politica di Silvio Berlusconi, con protagonisti verosimili ma anche reali come per esempio Antonio Di Pietro ed il pool di Mani Pulite, lo stesso Berlusconi ed altri personaggi di quegli anni), sarà perché è scritto bene e recitato altrettanto, ma ne sono veramente appassionato.

Naturalmente non voglio spoilerare nulla, semplicemente vi invito ad informarvi e, se possibile, vedere le puntate.

Una cosa comunque voglio scriverla: ci sono molti riferimenti alla cultura pop italiana di quegli anni, che è stata molto fondamentale per la nascita di WiP Radio.

Sì, perché molta della mia formazione culturale è frutto di quegli anni.

Nel 1993 scoprii “Tutto il calcio minuto per minuto”, storico programma radiofonico che non vi sto nemmeno a spiegare: lì nasce il mio amore per la radio.

Sempre nello stesso anno, appassionatissimo (per non dire fissato) col calcio, inizio a vedere “Mai dire gol”.

Anche su questo non vi dico niente perché se non ne avete mai visto un minuto non sapete quello che vi siete persi ma che grazie ad internet potete sempre recuperare.

Chi erano gli ideatori e conduttori di “Mai dire gol”? La Gialappa’s Band, ovvero Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto.

Oltre all’impegno televisivo la Gialappa’s commentava i Mondiali e gli Europei di calcio (successivamente anche varie edizioni del Festival di Sanremo).

Dove? In radio, ovviamente.

Bingo, basterebbe questo. In effetti sì, perché sono i miei capisaldi.

Chiaramente non è che in seconda elementare ho detto “ok, farò una web-radio” anche perché non esistevano ancora, quindi avrei forse fatto i soldi ma ad un bimbo di sette anni non si può chiedere troppo.

Ma crescendo, soprattutto dopo i 14 anni, ho sempre più maturato l’idea di voler creare qualcosa che coniugasse originalità ed innovazione, informazione ed intrattenimento. E nel 2010 è partita l’operazione WiP.

Per chi ha vissuto pienamente quegli anni: vi ricordate com’era tutto più alto a livello qualitativo?

Rimaniamo nell’ambito televisivo: non c’è proprio paragone. Badate bene, non voglio fare il nostalgico, “ah bei tempi che erano eccetera eccetera”.

Assolutamente no, perché ogni epoca è giusto che abbia una fine, e quindi nessuna nostalgia né volontà di inventare una macchina del tempo per tornare nel 1993-1994.

(Anche se l’idea di una macchina del tempo mi piace, come ho già scritto: pensate che figata inventarsi una roba del genere. Il problema è che non so come si fa, ed ora mi sono intristito perché me ne sono reso ulteriormente conto).

Quindi, per chi invece nel 1993-1994 era ancora troppo piccolo o non era nemmeno nato: guardate su internet i video tratti “Mai dire gol”, “Avanzi”, “Tunnel”, per farvi tre esempi.

Ma ce ne sono molti altri, butto lì anche VideoMusic che fu un glorioso canale musicale (o anche i primi anni di Mtv Italia).

Ed a proposito della musica che passava venticinque anni fa: ascoltatevela. Avete Spotify, YouTube, insomma le possibilità ci sono.

Fidatevi, vi ho mai suggerito cazzate?

P.S.: (Se sì, non volevo).

Nicolò Bagnoli

Nicolò Bagnoli

Nasce nel 1986, nel 2010 ha l'idea di WiP Radio di cui è il direttore, è quasi alto come Berlusconi, davanti ad un microfono può starci ore. Parlando, ovviamente.

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