Il problema dell’odio on-line
( illustrazione Hen Kimm)
“Per combattere l’odio on-line si dovrebbe “PENSARE”.
Ogni qual volta ci parte il giudizio facile, ogni qual volta scegliamo di aderire a degli stereotipi perché ciò che conosciamo ci fa meno paura, ogni qual volta siamo spinti a sfogare le nostre frustrazioni all’esterno, ogni qual volta pensiamo che la nostra azione non abbia una grande conseguenza abbiamo il dovere di fermarci a pensare.
Pensare a quelle aree di fragilità presenti in ognuno di noi, nell’altro ed anche in noi, sentirle e fare pace con esse.
Pensare al peso delle parole, al potere reale che hanno anche all’interno di un contenitore online; non possiamo permetterci di essere superficiali quando abbiamo nelle mani il potere di generare emozioni.
Pensare che l’impulso all’odio appartiene in primis a noi.
Pensare alla nostra identità, ai nostri bisogni, ai nostri desideri, spostando il focus su di noi, anche se è doloroso, anche se è più faticoso.
Pensare. Dobbiamo pensare -forse- solo un po’ di più”ed anche eventualmente segnalare commenti offensivi, diffamatori all’indirizzo odiareticosta@gmail.com #odiareticosta