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il super seme, il super frutto, il super ortaggio: IL SUPER FOOD

 

il super seme, il super frutto, il super ortaggio: IL SUPER FOOD

 

In un’era come la nostra, tecnologica ai limiti di quello che il pensiero umano può elaborare, esistono mali incurabili.

Ne esistono molti in effetti e purtroppo.

Ma come è possibile? La medicina ha fatto passi da giganti, il nostro stile di vita ci permette mediamente di vivere molto più a lungo di quanto, ad esempio,i nostri bisnonni potessero sperare.

I social ci permettono di immortalare ogni attimo della nostra vita e di condividerlo con gli altri, dandoci l’illusione dell’immortalità.

Eppure non è così.

Ecco che andiamo alla ricerca del miracolo. E nella cosmesi, così come nel cibo lo andiamo a cercare nella natura.

 

 

Siamo alle soglie del 2020 e qualcosa che abbiamo in abbondanza sono gli “studi”: studi scientifici e semiscientifici, finanziati da qualsiasi azienda e condotti da svariati istituti. Fate una rapida ricerca su google circa un qualsiasi ingrediente preso dal mondo vegetale e vedrete con i vostri occhi!

Da diversi anni, ma con prepotenza nell’ultimo decennio, impazza la moda del superfood: che cosa si intende con superfood? E’, in genere, un alimento vegetale con un alto contenuto di fibre, o vitamine, o antiossidanti e che possiede dei “comprovati” effetti benefici sulla salute. E’ stato anche coniato il neologismo “nutraceutici”, principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute.

Le aziende, come può essere evidente, ci si tuffano a bomba e impazzano i  claim che attribuiscono ai propri prodotti proprietà salutari grazie all’aggiunta di quel determinato ingrediente.

Ci tengo a rimandarvi ad un mio precedente articolo, dove elencavo cosa sia permesso, a norma di legge, indicare sulle etichette degli alimenti per quanto riguarda  i claim nutrizionali e salutisticiper ricordarci che è proibito pubblicizzare un prodotto alimentare sulla base del fatto che possa guarire una determinata malattia e simili.

 

https://www.wipradio.it/2019/05/18/claims-nutrizionali-e-salutistici-cosa-dobbiamo-sapere/

 

Ma quali sono questi superfood? A seguire, una carrellata di alimenti che vi suonerà estremamente familiare:

Il ginseng, le bacche di goji, il guaranà, il mirtillo rosso, i semi di chia, lo zenzero, la curcuma, la papaya fermentata ( in realtà, sembra che qualsiasi alimento, fermentato, offra effetti benefici all’organismo), semi di canapa, l’avocado.

 

Questi alimenti, non offrono in realtà delle caratteristiche nutrizionali che si discostano così tanto da quelle che posseggono ingredienti più “tradizionali“. Questo non significa che siano dannose o che non siano, per così dire, “salutari”, ma il punto è che nessun vegetale o nutriente da solo lo è.

E così mi riallaccio a poche righe fa: non esiste l’ingrediente miracoloso. La quinoa per esempio ha poche più fibre, calcio e vitamine del riso: perfetto, possiamo mangiare anche la quinoa e alternarla al riso!

Non sarà certo il tipo di carboidrato che usiamo per fare una insalata fredda d’estate ad allungarci la vita.

L’avocado che vedete in copertina, è un alimento estremamente calorico: ha sicuramente degli ottimi componenti, ma non è assolutamente low-fat, per così dire: sì, si può ingrassare con l’avocado.

Aggiungo che questi nuovi cibi no sono alla portata di tutti dal punto di vista economico: mediamente costano di più.

Cosa si può fare quindi? Come per la quinoa, si può tranquillamente alternare qualsiasi tipo di alimento, variare la dieta è auspicabile e arricchente.

Si legge sul sito della “Fondazione Umberto Veronesi”:

 

“È quindi importante fare chiarezza per districarci al meglio, sapendo cosa dice la scienza e decidere così consapevolmente cosa acquistare. Il mito dei «superfood» è come ogni mito: nasconde un fondo di verità. Tuttavia è importante capire, con la lista della spesa in mano, che difficilmente potremo comprare un cibo che risolve ogni problema. La soluzione per una dieta sana è sempre la stessa: tanta verdurafruttapiatto variegato e moderato, e che sia attento ai gusti di ognuno.”

 

E così, vi saluto, alla prossima!

 

 

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