LA MAGIA DI ORVIETO E LA TENACIA DI ADRIANO
Ogni volta che mi è capitato di andare da Firenze, la mia città, verso sud non potevo non alzare gli occhi e guardarla. Che fossi in macchina lungo la A1 o su un treno. Prestavo attenzione al momento in cui sarei passata di fianco a quella strana città arroccata su una rupe, sempre con il pensiero “prima o poi devo vederla”. Avevo letto qualcosa sulla sua particolare architettura e geologia: Orvieto non è solo ciò che si vede.
Gli etruschi, che l’avevano scelta per la posizione strategica, in alto, a dominare la vallata, avevano risolto il grave problema dell’approvvigionamento dell’acqua. Come? Scavando nel tufo di cui è fatta la rupe una miriade di cunicoli e cisterne che potessero raccogliere la preziosa acqua piovana. Nei secoli successivi questi percorsi sotterranei hanno cambiato la loro funzione, ma quello che ci rimane oggi è qualcosa di magico: una vera e propria città sotto la città.
Ogni edificio, ogni abitazione, ha sotto di sé un intrico di tunnel scavati nel tufo, molti dei quali non accessibili perché privati o ostruiti nel tempo, che la rendono unica. E’ possibile avventurarsi in questo strano mondo scendendo nel celebre Pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria, o grazie a Orvieto Underground che organizza visite guidate in questo incredibile sottosuolo.
Come dicevo, molte delle cisterne e dei percorsi sotterranei non sono visitabili perché di proprietà di privati cittadini che, in alcuni casi, utilizzano questi spazi come cantina o semplicemente hanno chiuso gli accessi.
Adriano Di Mario
Ma c’è un cittadino orvietano, un uomo di nome Adriano Di Mario, che ha saputo vedere oltre. Negli anni ’80, durante i lavori di ristrutturazione della pavimentazione della sua pasticceria, Adriano e sua moglie si sono resi conto di avere sotto i loro piedi un vero e proprio labirinto. I due coniugi hanno subito contattato degli archeologi. Con il loro aiuto, dopo oltre 20 anni di lavori, sono riusciti a riportare alla luce cunicoli, cisterne, silos e pozzi la cui datazione va dall’epoca etrusca fino al Rinascimento. Un tesoro. E il signor Adriano non si è fermato qui: voleva che questo tesoro potesse essere accessibile e visibile a tutti.
Così, dopo ulteriori lavori di messa in sicurezza e una lunga battaglia burocratica per avere permessi e nulla osta da parte delle autorità competenti, il Labirinto di Adriano è oggi visitabile. L’accesso al Labirinto si trova all’interno del ristorante della famiglia Di Mario. Ristorante che, oltre alla ristorazione, si mette a disposizione per visite guidate attraverso i tunnel. Tunnel che Adriano, con coraggio, dedizione e passione, ha riportato alla luce e messo a disposizione di tutti.
Un bellissimo esempio di amore per la cultura e per la propria città che da un valore aggiunto a un luogo magico. Luogo che, se sarete in zona, non potete assolutamente perdere.
Per info e visite guidate: Il Labirinto di Adriano