CORONA VIRUS, quanti articoli avete letto al riguardo nell’ultimo mese? Morti e contagiati omessi dai singoli governi, cure naturali miracolose, disinfettanti venduti al prezzo di una cintura Gucci: con il dilagare del Sars-CoV-2 aumentano le bufale sul web, i complottismi e la psicosi collettiva ingiustificata.
Nelle ultime settimane, ci siamo improvvisati dottori, scienziati e politici contribuendo subdolamente a diffondere a macchia d’olio il panico generale o trasmettendo informazioni incomplete, volte a sottovalutare l’avvento di questa nuova epidemia virologica.
Un telefono senza fili lungo migliaia di chilometri.
Persino la prima agenzia di informazione multimediale in Italia, l’ANSA, in mezzo a tutta questa confusione mediatica, ha annunciato un dato sbagliato riguardante il tasso di letalità del virus, alimentando la paura nella popolazione italiana, visto che le trasmissioni televisive, come Italia Uno e Rai 1, si sono affidate a quest’ultima come fonte certa.
Come ha riferito Roberta Villa, giornalista e divulgatrice scientifica: “Ripeti mille volte una fake news e diventerà realtà”.
Difatti, in questa complessa rete di informazioni è difficile individuare e scindere ciò che è reale ed istruttivo, da ciò che corrisponde al falso. Diffondere nozioni non adeguatamente verificate contribuisce al circolo tautologico della disinformazione, intensificando la fobia dei cittadini.
Inutile dire che, come per ogni brutta notizia, vi è un momento di hype collettivo, caratterizzato da una forte carica divulgativa che, dopo poche settimane, viene soppiantato da un ulteriore evento spiacevole. In termini informali, mi riferisco al famoso principio del “chiodo scaccia chiodo”.
Ricordate nel 2014 l’allarme EVD, virus Ebola? Panico generale, telegiornali alla riscossa, fake news a non finire. Poi, il silenzio. Nessuno ne ha parlato più, come se l’emergenza fosse passata. Come se il virus, magicamente, fosse stato debellato ed avesse raggiunto nell’aldilà il suo “antenato” responsabile del vaiolo. Eppure, la malattia da virus Ebola è ancora una grossa emergenza per la sanità pubblica di rilevanza internazionale (dati OMS, 2019).
E l’HIV? Sì, il virus che solo quest’anno ha infettato 41,591,790 e che solo nel corso di queste 24 ore ha ucciso 3300 persone. Lui dove lo mettiamo? Dove è il panico, altamente giustificato, quando fate l’amore senza preservativo?
Mi rendo conto di aver preso ad esempio due enormi problematiche, difficilmente paragonabili all’odierno Corona Virus per tipo e tassi di diffusione, mortalità, letalità e longevità, però il meccanismo e la concatenazione degli eventi di fronte ad una nuova emergenza sanitaria è più o meno la stessa, da sempre.
Tra un mese, il Corona Virus, passerà in sordina e non perché annientato. La gente si dimenticherà dei commenti fatti, delle corse ai viveri, delle quarantene imposte e degli eventi rimandati.
Rimarranno solo le conseguenze del nostro agire incosciente, presi dal panico del momento: lo spreco alimentare dovuto alla compulsiva depredazione dei supermercati di mezza Italia e l’impatto economico a lungo termine.
Dunque, non vi lasciate spaventare dal bombardamento mediatico e dal rinomato “amico dell’amico”. Affidatevi sempre a fonti attendibili (come OMS e ECDC) e non create teorie complottistiche sulle istituzioni: stanno facendo del loro meglio per arginare tempestivamente il problema e per farvelo dimenticare il più presto possibile.
Se proprio volete lamentarvi di qualcosa, cavalcando l’onda del momento, fatelo sul metodo adottato per la comunicazione del rischio che, inizialmente, non ha funzionato in maniera adeguata.