La fragilità nell’essere umani
“L’ingresso del coronavirus nei pensieri che fanno parte della vita quotidiana ha avuto l’effetto di svegliarci da un lungo sonno, nel quale la fragilità dell’essere umano era stata confinata altrove (nei bambini, nei migranti, nelle popolazioni dell’Africa) oppure era considerata un’eccezione riguardante alcuni individui più sfortunati, colpiti da ‘loro’ malattie (tumore, infarto), spesso attribuite a un disordine dello stile di vita o dell’ambiente. Improvvisamente, un microscopico sferico virus con tanti spuntoni interroga l’essere umano su se stesso”.
Questo estratto dell’articolo della Dott.ssa Ferruta del Centro Milanese di Psicoanalisi, ha dato vita alla riflessione sulla fragilità umana di cui parleremo questa sera, nella nuova puntata di DinamicaMente. Da sempre consideriamo questo aspetto della nostra condizione di esseri umani come negativo, e cerchiamo in tutti i modi di nasconderlo o di rinnegarlo, in noi e negli altri, procurandoci anche del dolore. Dovremmo invece accoglierlo e rispettarlo, svincolandolo dal pregiudizio che abbiamo creato attorno al significato della parola stessa. Fragile non significa solo labile, inconsistente e debole ma fragile è ciò che è delicato e sensibile, ad esempio…. “. Buon ascolto.
Illustrazione di Henn Kim