Avevo prenotato un viaggio prima dell’emergenza Coronavirus: e adesso?
Eh si, dobbiamo restare a casa ancora un po’. Ma il prolungamento delle misure restrittive a contrasto della diffusione del Covid-19, amplia la possibilità che qualcuno, suo malgrado, si ritrovi in mano un titolo di viaggio o una prenotazione alberghiera oggettivamente inutilizzabile.
Che fare? Quali sono i miei diritti? Proviamo a vederci più chiaro, ma tenendo presente che essendo la situazione in continua evoluzione è comunque necessario informarsi tramite le fonti ufficiali. Ricordo anche che i decreti legge, entro 60 giorni dalla loro pubblicazione, devono essere convertiti in legge e, in questo passaggio, potrebbero verificarsi delle modifiche.
Avevo prenotato un volo, ma è durante il periodo di lockdown
Se la tua impossibilità è dovuta alle misure restrittive varate dal Governo (ovvero non è uno spostamento per comprovate esigenze lavorative, oggettiva necessità o salute) hai diritto a un rimborso in voucher (il cui utilizzo è valido entro un anno dalla sua emissione) o in denaro, per un valore pari al prezzo pagato. In questo caso è il vettore a scegliere il tipo di rimborso, secondo il Decreto Legge del 2 marzo 2020 n. 9 art.28
E se è la compagnia aerea ad aver annullato il volo?
In questo caso si applica la normativa ordinaria (Regolamento CE 261/2004) e si può pretendere il rimborso in denaro. Ciò non toglie che se il vettore ci offre il voucher ed è una soluzione che ci va bene, si può accettare!
In sostanza, quando siamo noi a rinunciare, fosse anche perché obbligati da un decreto governativo, dobbiamo accettare la proposta di rimborso della compagnia aerea, se invece il volo è cancellato abbiamo diritto a pretenderlo in denaro.
Ho prenotato andata e ritorno ma è cancellato solo il volo di andata
Se le due tratte fanno parte di una prenotazione unica, la cancellazione di una delle due, che sia l’andata o il ritorno, prevede il rimborso totale dell’importo. Se invece abbiano prenotato le due tratte separatamente, il rimborso vale solo per quella cancellata.
Il volo è in data successiva alla fine del lockdown ma preferisco non partire
La rinuncia a un viaggio segue le regole ordinarie: le condizioni variano a seconda della tariffa acquistata (flessibile, rimborsabile, modificabile, ecc).
Ho un biglietto per un paese dove c’è divieto di sbarco a causa del Covid-19
Se l’arrivo è previsto per il periodo di divieto, si ha diritto al rimborso.
Ho prenotato un soggiorno o un pacchetto turistico ma il Decreto Legge mi impedisce di partire in quel periodo.
Vale lo stesso principio dei biglietti aerei: in caso di rinuncia, anche per cause di forza maggiore come un DL, l’agenzia di viaggi o il tour operator deve provvedere al rimborso totale, ma può scegliere se farlo con voucher, in denaro o con un soggiorno/pacchetto di viaggio sostitutivo.
Ho prenotato un soggiorno o un pacchetto turistico ma l’agenzia di viaggi o il tour operator l’hanno cancellato.
Anche in questo caso si segue il principio dei voli: in caso di cancellazione da parte dell’organizzatore, si può pretendere il rimborso in denaro rifiutando voucher o pacchetti sostitutivi.
Se ho versato solo un anticipo del costo totale della prenotazione?
In questo caso non è necessario saldare il conto, ma si otterrà un rimborso (denaro, voucher, pacchetto sostitutivo a seconda dei casi) pari alla cifra già versata.
Spero che questo possa avervi chiarito qualche dubbio, in ogni caso il mio consiglio è di seguire gli sviluppi in maniera costante: il Codacons, ad esempio, ha aperto un contenzioso davanti all’Antitrust in favore dei viaggiatori che, a causa dei decreti riguardanti il Coronavirus, chiedono di essere rimborsati con denaro e non con i voucher, anche nel caso in cui i viaggi non siano stati cancellati dagli organizzatori.
Anche un portavoce della Commissione Europea sostiene che, il rimborso tramite voucher, potrebbe violare i diritti dei consumatori riconosciuti dall’Unione Europea.
Stay tuned!