Ebbene sì. Arriva l’estate, le giornate si allungano e i cibi diventano subito più colorati e più divertenti. Ma qual è la vera correlazione tra cibo e colori? Cerchiamo di scoprirla oggi, insieme…
Prima si mangia con gli occhi!
E’ un detto assai antico. Eppure più che mai attuale. Se bene al giorno d’oggi molti cuochi e chef stellati abbiano re-intepretato questa frase in senso stretto, ovvero servendo dei piatti che sembrano (mono) porzioni di opere d’arte. Secondo me il detto sopra citato ha a che fare anche e soprattutto con i colori. Cibo e colori. Colori che ci mettono appettito, di buon umore, rendendo l’esperienza del mangiare più che mai piacevole.
In realtà la correlazione tra food e colore è una materia trita e ritrita anche in pubblicità. E’ così infatti che nascono studi approfonditi sui packaging delle bibite o dei biscotti. Ma anche la percezione del gusto ne è influenzata. Uno studio del 1982 riportato da Dissapore, ad esempio, mostra come aumentando la colorazione rossa di una bevanda aumenti di paripasso anche la percezione della sua dolcezza.
Ma perché succede questo e cosa accade al nostro cervello?
E’ confermato scientificamente che il nostro cervello associa ai colori del cibo emozioni positive o negative legate a cose successe nel passato. Inoltre se un cibo si presenta di un colore diverso da quello che ci aspettiamo, noi siamo portati ad essere diffidenti nei confronti del gusto. Questo perché cresciamo sapendo che se un frutto è troppo verde risulterà acerbo, mentre se è troppo marrone risulterà troppo maturo. Quindi i colori sono fondamentali nel cibo anche perché ci avvertono di potenziali pericoli.
La “cromoterapia” ha origine antichissime e scorrendo molto velocemente le più grandi teorie del passato si può notare come oltre all’India e ai colori associati ad ogni chakra anche in Cina i colori sono sempre stati alleati del benessere psicofisico. In particolare i cibi di colore giallo venivano utilizzati per ripulire l’intestino, mentre il violetto per arginare gli attacchi epilettici.
Dunque, secondo Marta Sclip di Ristorazione Italiana, la scelta di ogni alimento è collegata al nostro stato d’animo. Ad esempio frutta e verdura che contengono pigmenti fitonutrienti hanno una funzione visivo – attrattiva sulle nostre scelte alimentari.
Ecco qui una brevissima tavolozza dei benefici dei colori a tavola:
- ROSSI: ricchi di vitamina C, sviluppano il collagene e hanno la funzione di far venir fame. Ecco perché in Italia siamo dei mangioni e facciamo la scarpetta, i sughi delle nostre paste hanno quasi sempre il pomodoro 😂
- VERDI: cibi depurativi in tutto e per tutto, per chi ha il vizio di mangiare velocemente il verde è un toccasansa perché dona stabilità alla masticazione.
- VIOLA: ricchi di magnesio e di nutrienti importanti per il cervello.
- GIALLO: disintossicano fegato e cistifellea in particolare. Aumentano la concentrazione!
- BIANCO: depura. (Chissà come mai?! 😂). I cibi bianchi sono anche antiossidanti e antiage.
- ARANCIONE: aiuta all’ascolto di sé.
Insomma, questo un breve riassunto di come i colori influenziono le nostre scelte alimentari e di conseguenza la nostra salute.
In futuro sarebbe carino andare a scandagliare anche ciascuna linea di pensiero.
Intanto buona riflessione a tutti e condividete le vostre ricette su www.cookpad.it per farmi vedere che colore vi sentite oggi!
A presto
Lety – Gaga