Come smettere di cercare l’approvazione degli altri
“Un bisogno sano e naturale di piacere è universale e legittimo, ma le cose cambiano quando si ha a che fare con una necessità “eccessiva” di approvazione. È il caso delle persone che censurano la propria spontaneità per ottenere consenso sociale. Il rischio, in questi casi è di dare la precedenza a ciò che è ritenuto socialmente accettabile a discapito di se stessi. Il percorso verso l’accettazione di sé non è un percorso dall’esito garantito. In parte per via dei messaggi che la nostra società ci invia continuamente sull’importanza di essere belli, sfacciati, ricchi e giovani, ma anche perché le nostre radici giocano un ruolo consistente: il messaggio che veicola l’accettazione di sé, infatti, passa dai genitori ai figli. Agire sulla base dell’approvazione sociale ci rende meno capaci di ascoltare noi stessi. Magari rimaniamo in grado di riconosce i nostri desideri, scopi e bisogni, ma non sappiamo come perseguirli e soddisfarli. Nei casi più gravi, invece, avendo uno scarso accesso alle nostre emozioni, perdiamo di vista i nostri desideri e i nostri bisogni. Bisognerebbe divenire consapevoli che non sono i giudizi altrui a determinare il nostro valore o la nostra amabilità. Da dove si può cominciare a ricostruire un rapporto più sano con se stessi e, dunque, con gli altri e le loro opinioni? Dalle emozioni. Sono la guida più semplice e basilare che ci dice chi siamo, cosa ci piace, cosa non ci piace, cosa ci fa stare bene oppure no. Essendo abituati a guardare fuori, cioè a monitorare quella società da cui può provenire accettazione o critica, diventiamo miopi nei confronti del ‘dentro’, non riusciamo più a vedere chi siamo”. Per saperne di più vi auguro buon ascolto.
Illustrazione di Henn Kim