L’arte dei Mandala
Ebbene sì, quando la meditazione necessita dell’arte, nascono i Mandala.
Una raffinata forma d’arte che mi ha sempre affascinata, non solo per il modo in cui viene realizzata, ma anche per i molteplici significati.
Il mandala proviene dal sanscrito e in lingua indiana significa “cerchio” o “centro”. Trova origine nel mondo orientale antico, in India, per poi arrivare in Tibet.
Secondo la tradizione tibetana, queste particolari opere d’arte, sono rappresentazioni geometriche più o meno complesse, formate dai 5 elementi che compongono l’universo; hanno forme e colori diversi a seconda del rituale scelto o al tipo di meditazione.
Ogni colore conserva un preciso significato:
- il giallo(terra) = fermezza, solidità, fiducia
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bianco(acqua) = fluidità, flessibilità, intuizione
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rosso(fuoco) = calore, vitalità, coraggio, intrapendenza
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verde(respiro della terra)= scambio, comunicazione
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blu(spazio) = infinito, libertà.
Creazione e scopi
Secondo la tradizione buddista tibetana, il mandala viene creato per terra su di una superficie consacrata.
Durante questi rituali, i monaci riempiono il mandala disegnato, utilizzando cannucce dorate che, grazie alle diverse forme, permettono di riversare la sabbia colorata anche nei più piccoli spazi.
Solitamente si inizia la creazione partendo dal centro, spostandosi progressivamente verso l’esterno. In questo modo si vuol rappresentare come la direzione della vita proceda da dentro verso fuori.
Il mandala rappresenta ciò che la persona è interiormente e la circonferenza del disegno indica come la persona si pone all’esterno. Uno degli scopi è proprio aiutare l’individuo a cercare sè stesso, il proprio “centro”, dal quale troppo spesso, ci si allontana.
Per completare una tale opera, possono volerci giorni interi, ma nonostante il tempo impiegato e la qualunque unicità e grandezza del lavoro, il mandala verrà distrutto con una cerimonia finale, dove le sabbie verranno gettate in un corso d’acqua.
Questo simboleggia l’impermanenza della vita e ci ricorda che niente dura per sempre.
I benefici
Il minuzioso procedimento che porta i monaci alla creazione dei mandala, richiede assoluta concentrazione, proprio per questo risulta essere una grande pratica meditativa.
Disegnare e colorare i mandala è a tutti gli effetti, un modo per interpretare il nostro mondo interiore; una sorta di arte terapia che porta ad elaborare le nostre emozioni attraverso la creatività.
“L’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno.”
(Pablo Picasso)
Oltre ad aiutarci a gestire lo stress, è anche un buon modo per proteggersi dalle distrazioni esterne e dal continuo lavorio della mente, favorendo la concentrazione.
Un pò quello che succede anche a me quando do vita ad uno dei miei quadri: la grande concentrazione, mi dà la sensazione di essere in un altro mondo, un’altra dimensione dove il brusio della vita quotidiana magicamente scompare e lascia spazio alla creatività, tutto questo accompagnato da un fantastico suono, il silenzio.
Il significato
I mandala sono agli occhi di tutti delle bellisse opere d’arte, tanto è che vengono spesso scelti per essere trasformati in tatuaggi.
Essendo una sorta di catalizzatori di energie, i mandala dovrebbero funzionare da difesa, richiamando il benessere di chi porta il tatuaggio, aiutandolo anche ad accettare con forza e coraggio i cambiamenti ed il dolore che la vita ci pone.
Isomma, un vero e proprio scudo contro il male.
Credo sia entusiasmante capire come qualsiasi forma d’arte, possa portare beneficio all’essere umano, che si tratti del semplice foglio colorato a matita o di un elaborato capolavoro buddista. Tutto concorre a creare emozioni e a parer mio, ognuno di noi ne avrebbe dannatamente bisogno.