Come instagram ha standardizzato i canoni di bellezza, e come mai noi, dovremmo iniziare a ribellarci.
Scoprire che oggi Emily Rataglioschi (non fate quelli con la puzza sotto il naso per come l’ho scritto, perché nessuno ha idea di come si scriva) si sia infilata un nuovo filo interdentale su per le natiche o che Kim Cardascian abbia usato la macchina del sottovuoto che vendono su QVC (la stessa che noi usiamo per imbustare del parmigiano o i salumi in eccesso) per metter su un paio di leggins fatti di domopack o che oggi Belen abbia deciso di uscir di casa con indosso una rete per tirar su i muggini solo per farci vedere le cosce incredibilmente sode ha, e che la Satta si sia infilata una centrino della nonna come maglietta senza metter il reggiseno sotto solo per farci sapere che possiede un seno all’altezza del nostro doppio mento ma a noi …come è esattamente che ci migliora la giornata tutto questo?
Io sono una di quelle che, lo ammetto senza fatica, guardo sempre e perennemente le altre donne, specialmente se son di bell’aspetto.
Non ho tendenze omosessuali ma so riconoscere la bellezza nel genere femminile. Mi soffermo a guardare in bel seno in una scollatura pronunciata, delle belle gambe messe in risalto da mini skirt ed al mare guardo tutti i bei sederi, indiscriminatamente. E’ curiosità, non so come altro definire questa “abitudine”: sicuramente non lo guardo con una tendenza a molestare nessuno, ma il corpo femminile in genere è molto bello ed armonioso: son belle le ragazze graciline e le curvy super sexy, le bionde, le more e spesso trovo belli anche i difetti (nelle altre, in me danno profondamente fastidio e son motivo di ansie, ma nelle altre non mi infastidisce mai niente) e son belle anche le maniglie dell’amore, i buchi di cellulite, le smagliature da gravidanza (oppure le smagliature perché sei sfigata come me, e hai una pelle scandalosamente secca, che anche se non hai mai preso e riperso 30 chili tutti insieme, le smagliature ti son venute lo stesso. A tal proposito ormai racconto a tutti questa grandissima supercazzola dell’allattamento ma non è vero niente, ce le ho da quando ho 13 anni. That’s the sad truth).
Tutte le influencer su instagram sono identiche: seno grande, vita stretta, sedere tondo e pronunciato, occhi allungati, sopracciglia folte, labbra carnose, naso piccolo e zigomi prominenti.
TUTTE. Tutte bellissime, non discuto al riguardo, ma dove finisce l’unicità di ognuno di noi?
Da quando dobbiamo diventare tutte intercambiabili? Io sono la prima che subisce il fascino di questo tipo di bellezza e ma ogni tanto mi fermo a pensare al messaggio che stiamo passando, al tipo di modello che avrà mia figlia.
Io son cresciuta con le SPICE GIRLS, non che fossero stato questo modello eccelso di donna da seguire pregno di valori, ma quanto meno
Boicottiamo le stragnocche fatte in serie. Leviamo dai following tutti questi soggetti che ci fanno provare sentimenti negativi, o che quanto meno inculcano in noi un ideale di bellezza che non esiste, che ci fanno scoprire nuovi difetti che fino a ieri non sapevamo di avere e cominciamo invece a seguire persone più normali, che fanno cose normali ed hanno un aspetto normale.
Nel mentre che togliete il flag del follow alle stragnocche, magari aggiungetelo al profilo di : Beauty.false o Celeb Face utile per fare un po di “Debunking” (*sfatare) questi falsi miti e ricordarci che alla fine siamo tutte più o meno umane.
Che poi nella vita vera, offline, non ci salvano i filtri.
Piesse1: (piccola parentesi di vita reale) e comunque, il mio nightmare è Federica Nargi.
Bonissima tuentifor hours su 24, 7 giorni su 7, anche domenica e festivi ma soprattutto, Boni tutti in famiglia. Pure le bimbette appena
Piesse2: Che poi io mi chiedo, ma se Francesca Rivelli, si è dovuta prendere il nome d’arte di Ornella Muti, e se Loredana Dal Santo, ha dovuto storpiare, per amor della notorietà, il suo nome in Lory Del Santo, ma questa qua: Emily Ratajkowski, con questo cognome che non lo sa pronunciare nemmeno su padre, non poteva chiamarsi Emily Rata punto o Emily Rava o Emily Fava? No. Cosi, oltre che farci sentire degli escrementi ogni giorno per quanto è bella, ci fa sentire anche delle gran capre perché nessuno di noi, feccia della società, è cane di pronunciare correttamente, e tanto meno di scrivere, nemmeno il suo cognome.. perché come si dice a livorno: “Alli zoppi pedate nelli stinchi”.