Caspar David Friedrich sarà il protagonista del mio articolo di oggi.
Ho deciso di iniziare da lui questa serie dedicata agli artisti del Romanticismo in quanto Friedrich fu uno degli esponenti maggiori di tale corrente.
Trovo che le sue opere siano tra le più belle e suggestive fra quelle realizzate nel periodo romantico (e non solo in quello!) e non vedo l’ora di iniziare a raccontare qualcosa sulla sua vita…
La giovinezza
Caspar David Friedrich nacque nel 1774 a Greifswald, una cittadina affacciata sulla costa baltica. Egli era il sesto dei dieci figli di Adolf, un fabbricante di sapone e candele, e di Sophie Dorothea che morì quando Caspar aveva solo sei anni.
Oltre alla morte della madre, la famiglia Friedrich dovette affrontare altri lutti: Elizabeth, sorella di Caspar, morì un anno dopo la madre mentre un’altra sorella, Maria, morì a causa del tifo. Un’ulteriore tragedia vide protagonista proprio il giovane Caspar il quale, mentre stava pattinando sul ghiaccio, cadde nell’acqua gelida per colpa della rottura della lastra. Suo fratello Johann Christoffer si buttò e riuscì a salvarlo ma fu lui a perdere la vita.
Nel 1790 Friedrich fu introdotto alla pittura sotto la guida dell’artista Johann Gottfried Quistorp all’Università di Greifswald (la facoltà di arte prende oggi il nome proprio da Friedrich). Dal momento che l’insegnante aveva l’abitudine di portare i propri studenti all’aperto, Caspar fu incoraggiato a prendere spunto dalla natura già in giovane età. Fu questo che probabilmente lo fece poi diventare uno dei più importanti rappresentanti del paesaggio simbolico.
Chiudi i tuoi occhi corporei, così potrai vedere la tua immagine innanzitutto con gli occhi dello spirito.
Dopo quattro anni, Caspar iniziò a studiare presso la prestigiosa Accademia d’Arte di Copenaghen, la più importante dell’Europa settentrionale. Qui gli furono aperte le porte dello Statens Museum for Kunst dove ebbe modo di accedere alla preziosa collezione di dipinti paesaggistici olandesi del Seicento.
Caspar David Friedrich a Dresda
Nel 1798 Caspar si stabilì a Dresda dove si cimentò anche nelle incisioni. Il suo interesse maggiore fu però rivolto agli acquarelli. A Dredsa si dedicò più che mai alla realizzazione di bellissimi paesaggi caratterizzati da foreste, colline e molte altre cose correlate alla natura ma soprattutto emerse il suo talento per quanto riguardava gli effetti della luce.
Nel 1805 Caspar vinse il primo premio ad un concorso a Weimar e questo fu fondamentale per la sua consacrazione come artista. Nel 1807 il pittore realizzò invece “La Croce in montagna”,
una pala d’altare commissionata dalla Contessa di Thun per la cappella di famiglia. Tale opera venne mostrata al pubblico il giorno di Natale del 1808 ma l’accoglienza fu piuttosto fredda. Nonostante questo la pala portò a Friedrich una grande pubblicità e, nel 1810, divenne membro dell’Accademia di Berlino.
Nel gennaio del 1818, con grande sorpresa degli amici, Caspar sposò Caroline Bommer, una ragazza di umili origini. La coppia ebbe tre figli e, sebbene qualcuno affermi che il matrimonio non ebbe particolari effetti sulla personalità dell’artista, è possibile notare come, all’interno delle sue opere, i bellissimi ma deserti paesaggi iniziarono a lasciare spazio anche a svariate figure umane.
Il divino è ovunque, anche in un granello di sabbia.
In questo periodo Caspar ricevette la visita di Nicola I e della moglie Carlotta di Prussia. Essi visitarono l’atelier dell’artista e, quando fecero ritorno a San Pietroburgo, portarono con sé un vasto numero di suoi dipinti. Questo fu solo l’inizio di un acceso patrocinio che si protrasse per molto tempo.
Gli ultimi anni
Il successo e la fama di Friedrich andarono lentamente calando nei suoi ultimi venti anni di vita. Non appena gli ideali romantici passarono di moda, Caspar iniziò ad essere considerato come una figura eccentrica quanto malinconica e anche i suoi committenti sparirono.
Questo portò l’artista a vivere come un recluso e la sua situazione finanziaria si fece disastrosa tanto che si ritrovò a vivere con le elemosina di amici e conoscenti. Purtroppo anche la sua salute ne risentì.
Nel 1835 fu colpito da un malore e Caspar iniziò a manifestare i primi sintomi di una malattia sconosciuta che lo costrinse a diminuire la sua attività artistica. La sofferenza del pittore si può notare all’interno delle sue opere dove iniziarono a comparire simboli di morte. Dopo essere stato colpito da ictus cerebrale, Friedrich decise di farsi curare a Teplitz. Inizialmente le sue condizioni parvero migliorare, tanto che ritrovò un po’ di fiducia per ributtarsi nel lavoro. Tale situazione fu però di breve durata e, debole e depresso, trascorse circa cinque anni in uno stato crescente di demenza.
Il 7 maggio 1840, a soli 66 anni, Caspar David Friedrich morì e venne sepolto nel cimitero della Trinità di Dresda.
Trovo che sia davvero un triste finale per un pittore con un talento simile…
ho fatto veramente fatica a scegliere i quadri per l’articolo di oggi, avrei voluto inserire ogni singola immagine. Vi invito quindi a cercare altre tele di questo straordinario artista, non ve ne pentirete.