L’ASINO NON È STUPIDO: UNA NOVELLA CONTRO I LUOGHI COMUNI
di Angela Salogni
Editore: Self publishing
Pagine: 46
SINOSSI. Burro è un asino fortunato, vive in una fattoria da sogno dove è amato e rispettato da tutti. I suoi giorni passano lievi e sereni, in compagnia della capra Giovanna, i gatti Mina ed Ernesto, i maiali, le galline. Proprio loro, le galline. Nel pollaio si farà strada un fitto mistero che sconvolgerà inevitabilmente la pace della fattoria. Verrà chiamata in causa la Volpe dal bosco, ma sarà davvero lei la responsabile? O siamo tutti vittime dei soliti luoghi comuni?
RECENSIONE.
Sono un asino, mi chiamo Burro. Credo di avere su per giù quattro anni ma non sono sicuro. Sono nato in una stalla da qualche altra parte, non ricordo dove, poi quando ero ancora molto piccolo mi hanno portato qui, alla fattoria dei nonni.
La novella che nasce dalla penna di Angela Salogni inizia con queste poche righe, nelle quali un asinello, di nome Burro, si presenta ai piccoli (e grandi) lettori.
Con una scrittura semplice, fluida, corretta e pulita, l’autrice ci accompagna in questo viaggio nella vita della fattoria e negli avvenimenti strani che vi accadono: da qualche tempo infatti, stanno succedendo cose strane lì e burro è chiamato a risolvere il mistero.
Perché proprio io, vi starete chiedendo. Ebbene, nonostante L’asino abbia fra voi umani la fama di essere un animale stupido, in realtà è vero proprio il contrario! Noi asini siamo molto rispettati e amati per la nostra intelligenza e saggezza, fra gli animali della fattoria.
Bada bene: questa novella sembra solo ed esclusivamente una favola della buonanotte per bambini, ma in realtà “L’asino non è stupido” non ha solamente questo obiettivo.
Con questa novella abbiamo la possibilità di comprendere, di perdonare, di prendersi cura delle persone, di abbandonare la linea del giudizio sparato a zero.
Ricorda, un brutto comportamento è quasi sempre una richiesta di aiuto. Sono poche le creature che nascono cattive…
Abbiamo davanti uno scritto davvero ben fatto, un ambiente rurale descritto in modo minuzioso e preciso e una descrizione della realtà odierna altrettanto minuziosa. Quest’accuratezza ci porta a leggere tra le righe e a comprendere il vero significato di questa storia: andare oltre le apparenze e non dare niente per scontato.
Vedete? Nemmeno io sono perfetto, nessuno lo è. Ognuno ha motivi personali per fare quello che fa, quindi è impossibile giudicare qualcuno che non sia noi stessi. Spicchio mi ha insegnato una cosa importante.
Leggila, non te ne pentirai.
Buona lettura a tutti!
Rachele.
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