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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Sliding doors and wave sliding

Sliding doors and wave sliding

Giornate di surf, di vento, di kite. Giornate di mare, le mie giornate, la mia quotidianità da ormai molti anni… così tanti che non saprei riconoscermi se questa non fosse la mia vita.

A volte, però, mi chiedo cosa sarei stata se quel giorno non avessi cominciato a prendere le onde e se non avessi conosciuto le persone che hanno facilitato il mio  “processo ondifero”. Senz’altro mi sarei laureata, come ho fatto, ma probabilmente la mia carriera sarebbe stata più totalizzante, avrei accettato di andare a vivere in una città solo per continuare a fare ricerca. Chissà.

 

Ed invece sono questa: un’archeologa un po’ meno appassionata, ed una surfista curiosa in cerca di avventure stimolanti nei viaggi che ho fatto ed andrò a fare.

Voi vi siete mai chiesti che cosa sareste se aveste varcato le famose sliding doors?

È incredibile quanto le nostre scelte, seppur spesso dettate dalle nostre volontà e passioni, sono condizionate dagli eventi e dall’ambiente in cui ci troviamo.

Adesso non potrei pensarmi diversamente da ciò che sono, ma so che potrei essere altre 1000 Federiche, potrei vivere in un altro continente, essere già madre, sposata, fare chissà quale lavoro.

Invece la congiunzione degli eventi mi ha portato qui, ad avere fame di mare in tutti i sensi, ad essere considerata magari immatura da alcuni e privilegiata da altri.

La scorsa settimana mi è stato chiesto di andare alla peschiera romana di Ardenza       ( quella che studiai per l’università di Sassari), per fare un piccolo cappello introduttivo a degli studenti di geologia; le peschiere antiche sono indicatori della variazione dell’altezza del mare dal passato ad oggi.

Mentre ero lì e parlavo, ero ascoltata con entusiasmo dagli allievi ed ero fiera di trasmettere le mie conoscenze e la passione per l’antico; ma la cosa più bella è stato un signore di passaggio che, incuriosito, si è fermato ed ha chiesto notizie più dettagliate sul manufatto. Ha chiesto una copia dell’articolo in cui era descritta la peschiera ed ha raccontato di aver nel tempo studiato delle anfore che aveva visto nei fondali non lontani da dove ci trovavamo.

Uno scambio di notizie davvero interessante.

Questo incontro mi ha stimolato a studiare di più ed a diffondere le conoscenze del nostro passato. La storia appassiona e ci fa sentire legati al nostro processo evolutivo (che a volte sembra involutivo), ci fa vedere con occhi attenti e critici la realtà e la quotidianità, perché figlia di ciò che è stato.

Forse sarei stata altre 1000 Federiche, si. Ma sono contenta di quella che sono e… da domani si surfa nuovamente!

Federica Mazza

Federica Mazza

Surfista e archeologa marina o “subacquologa”, come ama definirsi con i colleghi. Il suo blog "Acqua Salata" è un diario di esperienze, riflessioni, viaggi e culture condito ogni tanto da qualche nota storico archeologica.

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