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Rincasare all’alba dopo una nottata in giro

Alba dopo nottata

Ciao a tutti cari lettori! L’attimo di felicità di oggi profuma un po’ di spirito adolescenziale, di notti brave passate in giro con gli amici tra odore di fumo, discorsi etilici e cornetto caldo all’apertura del primo bar. Fanculo all’età anagrafica, ogni alba dopo una nottata fuori risveglia la parte spensierata che gioca a nascondino dentro di noi, come una macchina del tempo che svanisce appena il sole si incammina verso lo zenit.

DOPO MEZZANOTTE

Tutti abbiamo ricordi di notti trascorse a girotrottolare con gli amici. Il viaggio di ritorno dopo un concerto, farsi buttare fuori dalla discoteca quasi in chiusura, il tour a tappe dei locali del centro storico, lo spuntino notturno al baracchino dei panini per smaltire. Il bagno di notte aspettando l’arrivo del giorno, la serata in bella compagnia che non si vorrebbe mai far terminare, gli aperitivi lunghi che diventano cena, dopocena e per non sbagliare anche due chiacchiere in macchina prima di andare… Quante avventure vissute col favore delle tenebre, alcune neanche si ricordano nitidamente, tornano alla luce dopo anni alla rimpatriata della vecchia compagnia, oppure sono perse per sempre nell’oblio del post-sbronza. Ma altre… altre fanno ancora spuntare un sorrisino furbetto nel ripensarci, e un piacevole guizzo di malinconica felicità. E tante, tantissime, sono ancora in attesa di essere vissute.

DAL TRAMONTO ALL’ALBA

Tutti gli “animali notturni” lo sanno… ciò che succede dal tramonto all’alba rimane in un limbo tra ciò che è accaduto realmente e ciò che si racconta in giro. Forse è proprio questo il bello, è come entrare in una dimensione parallela: mentre il mondo circostante dorme, si prova empatia istantanea verso i propri compagni di viaggio, a volte solo conoscenze di qualche ora durante la nottata stessa. C’è un intento comune che avvicina: trovare un pub ancora aperto per l’ultimo colpo, o convincere il dj a mettere l’ultimissima canzone, che sarà sempre la penultima per i vampiri da night club. Le ansie che impediscono il sonno, i problemi quotidiani, le rotture di scatole lavorative, lasciano il campo libero alla spensieratezza, al godersi il momento, al senso di libertà che dà viversi l’attimo, senza troppe seghe mentali. Si creano bei ricordi, forse un po’ annebbiati dall’alcol, ma non per questo meno importanti.

Nightclubbing

LUCE DALL’EST

E’ fondamentale rincasare all’alba dopo una nottata? Forse no, ma provando anche solo una volta a seguire ciò che si desidera, si diventa dipendenti dalla capacità di autodeterminazione del proprio qui e ora… nell’illusione, forse, che quell’istante perfetto non finisca mai, perché non ci basta mai. E poi, vogliamo mettere la goduria della colazione tra amici a conclusione della scorribanda notturna? La sensazione di pace universale mentre il cielo si sta schiarendo e il mondo si sta ancora risvegliando? Essù. Siamo vivi.

UN NUOVO INIZIO

Eccoci arrivati alla fine. Come promesso, dopo la mia gita d’istruzione sugli spritz veneti sono tornata alla carica. In particolare, oggi ho scelto questa pillola di felicità dato che fino a qualche giorno fa, una nottata ad oltranza si poteva ricordare ma non vivere, senza diventare dei fuorilegge perlomeno. Così è stato, per parecchi mesi. La fine del coprifuoco è un passo verso il ritorno alla normalità, verso la vita che vivevamo prima del Covid. Con la consapevolezza che anche una cosa così semplice come lo stare in giro con il gruppo di amici fino all’alba, in realtà non è roba scontata. Non che sia un obbligo farlo, certo. Ma alla fine, perché no? Il poter scegliere, senza imposizioni esterne se non il nostro mood del momento, è il vero attimo di felicità.

La rinascita del sole

Grazie di essere arrivati fino a qui nella lettura, cari lettori. Vi aspetto tra due settimane. Un forte abbraccio.

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