Il profumo del mare,
delle alghe lasciate dalla marea sulla riva,
della salsedine che ricopre come un velo
ogni cosa circostante.
Il sole negli occhi e il vento che scompiglia i capelli,
liberi nella loro danza volteggiante.
Schizzi di spuma bianca atterrano sulla pelle,
piccole gocce iridescenti nate tra le onde,
che imperterrite giocano a rincorrersi
in una varietà di sfumature cristalline.
I piedi nudi affondano nella sabbia calda,
minuscoli granellini si insinuano tra le dita,
pungenti e solleticanti.
Orma dopo orma prosegue il cammino,
con un percorso visibile
solo fino alla successiva marea.
Che porta via con sé tutto ciò che incontra,
in cambio di conchiglie e ossi di seppia,
stelle marine e ciottoli trasportati dalle correnti.
Respirando l’aria salmastra
tutto sembra così semplice, essenziale, realizzabile.
E ancora una volta ritrovo me stessa,
rincorrendo le onde che sempre fluiscono,
guardando le tracce impresse dal mio cammino.
Ciao cari lettori, oggi mi sento così, essenziale. Camminare sulla spiaggia è una delle pillole di felicità che amo di più, mi aiuta a pensare, a focalizzare, a ritrovare l’equilibrio quando barcollo (ma non mollo!). E voi, amate passeggiare in questo modo? O preferite altri luoghi per ritrovare voi stessi? Aspetto i vostri commenti, se volete. Come sempre vi ringrazio per la lettura, e vi aspetto tra due settimane per un altro intervento di “Attimi di felicità”.
Un abbraccio forte.