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L’esattezza degli sbagli

Ho uno strano modo di approcciarmi alla vita: prendo decisioni lampo per cose estremamente impattanti e vado in tilt quando devo compiere scelte insignificanti.

Posso scegliere un compagno per la vita in base ad una impercettibile inflessione della voce o magari, soltanto basandomi su quella piccola scarica elettrica che mi attraversa la spina dorsale quando lui mi ha cinto un fianco per la prima volta o solamente perchè mi accorgo che faccio fatica a sostenere il peso del suo sguardo e finisco per sorridere come un’idiota ogni volta che i suoi occhi si posano su di me.

Sulla base di questi fattori, che a molti di voi potrebbero sembrare degli irrilevanti dettagli, io, potrei sceglierlo in un’istante l’uomo che mi deve stare accanto. Scelgo una persona e son capace di decidere di tenerla con me per anni, costruendo castelli e tirando su roccaforti basandomi esclusivamente su sensazioni, pelle, epidermide.

E son capace di restarmene ferma lì, impalata e cocciuta, con le mie certezze, continuando ad aggrapparmi ad un profumo ormai svanito, ed a quello sguardo che mesi/anni prima mi aveva attraversata e denudata nonostante avessi addosso strati di tessuto, anche quando tutto il mondo intorno a me, si è ormai accorto dell’enorme abbaglio che ho preso e non perde occasione per segnalarmelo.

Al di là del fatto che io possa risultare, lievemente/completamente, irrazionale e talvolta preda solamente di impulsi e passioni (che vi giuro, sto cercando di tenere a bada visti gli ultimi mirabolanti fiaschi) potrei apparire una persona piuttosto decisa.
E per certi aspetti lo sono.
Per le cose enormi che ti rivoluzionano la vita io prendo decisioni in un nano secondo: fidanzamenti e sfidanzamenti, cambi lavorativi, trasferimenti e traslochi.

Questo mio approccio si ribalda completamente per le bazzecole.

Dobbiamo prenotare un ristorante dove cenare con le bimbe il sabato sera? Io son capacissima il martedì mattina di prenotare in 3 ristoranti diversi per il sabato sera, alla stessa ora e con lo stesso cognome (“Potenti” sempre, che Eugenia sia o non sia presente alla cena) per darmi la possibilità di valutare nei giorni successivi, con tutta calma le varie alternative e capire, in base al tempo, la vicinanza dal ciclo, ecc.. dove preferisco cenare (ad onor di cronaca vorrei specificare che, chiaramente, con un paio di giorni di anticipo disdico le due prenotazioni extra in modo da non far perdere fatturato al ristorante e da non farmi arrivare maledizioni in sanscrito dai ristoratori).

Con lo stesso approccio da vergine ossessionata dalla perfezione, posso passare mezz’ora a scegliere il colore dello smalto semipermanente. Perché si okay che è solo uno smalto, ma, se non mi metto a carteggiare un mobile e tingere porte e finestre, lo posso tenere addosso per due settimane e devo riflettere bene sul colore che sceglierò perché, il colore delle mani deve esser in linea con l’abbigliamento ed io non posso optare per una tinta rosa fluo se poi mi vorrò vestire di verde lime.

Talvolta mi è capitato di chiedermi, cosa sarebbe accaduto nella mia vita se avessi usato questo atteggiamento da maniaca del controllo, razionale ed ansiosa che mi pervade quando si tratta di ridicolezze, quando invece mi son trovata di fronte a scelte davvero pregne di significato e mi son chiesta come sarebbero andate le cose e se, a conti fatti, magari avrei commesso meno errori.

E si… certe cose avrebbero preso una piega decisamente diversa.

Magari sarei potuta restarmene a Rosignano, vicina alla mia famiglia ed alle mie amiche e, magari la vita sarebbe stata più semplice.

E si, è vero, tante cose son andate in modo decisamente differente da come le avevo immaginate e sognate, ma è pur vero, che mi son piombate addosso anche delle sorprese meravigliose: Nina in primis, ma anche tante persone amiche, che nel corso del tempo, mi hanno rubato pezzi di cuore e cosparsa di tanto affetto ed amore incondizionato.

Ho fatto scelte forti, inaspettate e lasciato le persone che mi vivevano vicine di stucco in tempi brevissimi buttando all’aria tutte le pedine della scacchiera senza preavviso.

Ma il punto è che rifarei tutto esattamente come l’ho fatto.

Se avessi la possibilità di riscrivere la mia storia, io commetterei gli stessi errori.

Ridarei credito a rapporti che non ne meritavano poi tanto, ridarei fiducia alle persone che non si son rivelate all’altezza delle parole spese, manderei a monte rapporti perchè un giorno ti svegli e capisci che no, quello non è il tuo posto nel mondo e se non lo è oggi non lo potrà essere neanche per i prossimi dieci anni, procurerei le stesse delusioni alle famiglie, rifarei le valigie e ripartirei ancora, perchè ogni scelta che ho commesso, ogni rapporto fallito, ogni lavoro sbagliato, ogni amicizia che si è rivelata un flop, hanno fatto di me la persona che sono adesso.

Ogni sentiero che ho scelto di intraprendere o che ho deciso di lasciare, mi è costato fatica, impegno e talvolta anche dolore, ma mi ha dato modo di crescere, di imparare e di essere nel posto in cui oggi mi trovo.

E anche se non so ancora esattamente che cosa sto cercando, e anche se ancora oggi, non so che lavoro voglio fare, in quale città voglio vivere, o che caratteristiche deve avere l’uomo della mia vita, so anche che non vorrei esser al posto di nessun altro.

Non cambierei la mia vita con quella di nessuno. Non mi nasconderei mai dietro alle non scelte e non vorrei mai che fosse qualcun altro a scegliere per me, ma percorrerei comunque la stessa identica impervia strada, a testa alta, che ho percorso fino ad oggi.

Io sono le scelte che ho compiuto ,e la ragione per la quale sono, nonostante tutto, fermamente convinta che ad ogni bivio ho optato per la via giusta, è perchè ogni scelta che ho fatto è stata mossa da onestà e cuore.

Per questa ragione ogni errore commesso, per la mia scala di valori, è stato quello più giusto e nessun ostacolo e nessun sacrificio è stato vano.

Detto questo, io, che poi di base son un’inguaribile romantica ottimista, che crede profondamente nell’amore, un po’ ci credo al destino ..ed in fondo in fondo, mi piace credere che tutto quel che oggi accade e che può apparire insensato ed imperfetto, magari fa parte di un disegno più ampio che invece si rivelerà assolutamente perfetto e, chissà che un giorno, questa trama mi condurrà esattamente nell’unico posto in cui dovrò stare e nel preciso istante in cui dovrò esserci.

 

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