Oggi, sono qui a raccontarvi aneddoti e menu delle mie vacanze toscane.
In realtà, come sapete, giocavo in casa. Ma queste vacanze toscane non sono state all’insegna del mare e delle mie zone (che ho frequentato anche se secondariamente). Questi 8 giorni sono stati alla ricerca di una toscanità perduta, o mai trovata, dato che ho vissuto fuori regione per 10 anni.
Partiamo dal luogo dove ho alloggiato! Data la fretta con cui ho organizzato il tutto, avevo escluso grandi hotel e appartamenti sul mare che – con così poco preavviso – mi sarebbero costati un patrimonio. Ho pensato di trovare qualcosa in campagna, sottovalutando la bellezza e la tendenza di questi luoghi. Ho trovato comunque il mio posto presso la Fattoria Anima Luce alla Pieve di Santa Luce. Un luogo immerso nella natura e negli animali che si affaccia proprio sui campi di lavanda, meta molto ambita negli ultimi anni da molti turisti locali e non. Il luogo è un chicchino, una fattoria a tutti gli effetti con orto e animali e due cani da guardia davvero affettuosi. Ah, menzione speciale all’unico bar del paese con cornetti fantastici.
Su consiglio della graziosa proprietaria della fattoria, siamo andati a cena al Ristorante il Molinaccio a Pastina (Santa Luce), e abbiamo aperto le porte alla cucina toscana con un antipasto di terra, un tagliolino ai tartufi e un cinghiale ai porcini. Location incantevole, cucina davvero ottima.
La distanza dalla fattoria al mare è di 20 minuti, e questo mi ha permesso di resettare le mie abitudini del “tutto e subito” e apprezzare (guidando) quella campagna toscana che a noi sembra scontata, ma che attrae turisti da tutto il mondo. Essendo leggermente nell’entroterra e in provincia di Pisa è facilissimo arrivare in città, che è stata la meta del primo giorno. Piazza dei Miracoli, la Torre, il Battistero per poi perdersi nelle vie della città tra vicoli e negozi. Una gita un po’ corta, data la calura estiva che mi ha accompagnato. E’ stata la settimana più calda dell’estate finora.
Ma non mi sono persa d’animo e il giorno dopo sono partita alla volta di Volterra. La strada che mi ha accompagnato è stata tutta nell’entroterra, ma il perché lo scoprirete alla fine dell’articolo. Una volta arrivata, che dire… il fascino di Volterra, le sue stradine, le sue piazze, l’anfiteatro romano, i negozi di alabastro, e i gadget a forma di cinghiale che sono raffigurati ovunque. Una sorpresa ogni volta. Per non parlare dei salumi che ho mangiato a pranzo…
Dopo la cittadina è stata la volta della grande città: Firenze! Partita all’alba per evitare – almeno in parte – la calura, Firenze lascia sempre il segno.
La chiesa di Santa Maria Novella, il Duomo, Santa Croce, Ponte Vecchio, Palazzo Pitti… e tutto il resto. In più, per immergermi totalmente nell’esperienza, ho mangiato anche la vera Fiorentina presso l’osteria Cipolla Rossa. Una meta culinaria consigliata se quello che volete è mangiare carne di qualità a prezzi consoni, con qualche coccola e attenzione in più (a cui sinceramente non siamo più abituati, quindi piacevolissima sorpresa).
Adesso un piccolo gioco: Firenze si sa, è un po’ come Milano e Roma, quindi mi sono ritrovata su un set cinematografico, proprio mentre stavo attraversando la strada nella foto di copertina! Che film sarà stato? Lo scopriremo solo vivendo!
I successivi giorni sono stati di riposo, la visita ai campi di lavanda dietro casa. Un bagnetto al Quercetano e l’imperdibile appuntamento alla Cacciuccata di Rosignano Solvay con caffettino al Porto Cala De’ Medici.
Sul finire, sono tornata nei borghi. Casale Marittimo, dove un giorno penserò di trasferirmi e Castagneto Carducci a mangiare la pizza più grande della Costa, quella del Cappellaccio, e a visitare il paese del Carducci, tra le sue vie e le sue piazzette.
Mi sono lasciata per ultimo giorno una bella passeggiata a Livorno, lungo mare, in città e mentre guardavo terrazza Mascagni dal tavolino del Bar, mi sono detta: “quanto mi sei mancata normalità”. Unica pecca, Gagarin chiuso per ferie!
PS: ho visto tante di quelle stradine in campagna che non ci potevo credere, fino a che non mi sono accorta che sul Google Maps del mio cellulare avevo impostato strade senza pedaggio. Il penultimo giorno. La gioia.
A presto Lety GaGa