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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Rivedersi dopo tanto tempo…

Rivedersi dopo tanto tempo…

Ciao a tutti cari amici, bentornati sul mio blog per Wip Radio! Come ben saprete, le ispirazioni per questi “Attimi di felicità” arrivano dal quotidiano, da ciò in cui mi imbatto strada facendo nel percorso verso la saggezza… o almeno, così dovrebbe essere. Ad ogni modo, nell’ultimo anno e mezzo circa il destino/il karma/le energie dell’universo (a vostra scelta) mi hanno portato a ritrovarmi con alcune persone care che hanno avuto ruoli fondamentali nella mia brillante vita di rocker birrofila, ma che non vedevo da anni per motivi diversi e a volte misteriosi… alcuni di loro addirittura dall’epoca adolescenziale, tanto per dire. Beh, non tutti si rincontrano volentieri: certi elementi non servivano a un cazzo manco ai tempi d’oro, figuriamoci nel presente. Ma ci sono persone che è sempre bello rivedere, anche dopo tanto.

TIME OF YOUR LIFE

Ci sono persone speciali che ci accompagnano per un tratto di esistenza, e vivono con noi ciò che accade giorno dopo giorno, ad entrambi, reciprocamente. Si condividono risate ad alto volume, esperienze di mondo, piccole e grandi soddisfazioni, pianti, abbracci quando la realtà esterna colpisce forte e si rimane delusi, feriti e sanguinanti. Da sconosciuti diventano amici, amanti, fratelli… diventano famiglia, anche senza legami di sangue, anche solo per un breve tratto. L’amica del cuore a cui si svelano i segreti più nascosti, il compagno di banco che faceva scritte sceme sul nostro diario durante le ore di lezione, l’amato/a con cui abbiamo fatto esperienze nuove e altre già conosciute, ma che in due acquistano un diverso sapore. Quante serate passate a fare grandi progetti, disegnati nell’aria una parola dopo l’altra, come bolle di sapone iridescenti. Quante promesse, parole pronunciate con il cuore in mano, in cui si credeva davvero. Sarà così, per sempre…

DIFFERENT ROADS

Poi, per qualche dispetto del destino, le strade si dividono: per il cazzo di orgoglio dopo liti o fraintendimenti, per un cambio di città o di scuola, che a una certa tenera età è praticamente lo stesso, per la costante spinta evolutiva che porta verso interessi diversi, modi di vedere differenti. Per una rottura che spacca l’anima, oltre che i coglioni e il cuore, per una porta che si sbatte con rabbia e non si vuole aprire mai più, per la gelosia di nuove persone che prenderanno il posto precedentemente occupato da noi. O semplicemente, perché lo scorrere inesorabile del tempo allontana due strade che, per un certo periodo, sono corse parallele. Magari non c’è neanche un vero motivo in realtà, succede e basta, quasi non ce ne accorgiamo presi da tutti gli stimoli con cui dobbiamo lottare per sopravvivere in maniera decente.

I’LL REMEMBER YOU

Ma certe persone rimangono dentro, e non si riescono a sbattere fuori. Tornano in mente dopo anni, in quelle notti insonni intrappolate dai pensieri, un nome apparso sulla home di Facebook mentre cazzeggiamo al cellulare, per un piccolo dettaglio che fa scappare un sorriso e fa riaffiorare i ricordi, vividi come se li avessimo qui davanti agli occhi. In quel momento, qualcosa scatta: “ma che fine avrà fatto quel rincoglionito/a? Starà bene? Che ridere ci siamo fatti insieme”… fino ad arrivare a quel punto dove curiosità, nostalgia e probabilmente un po’ di ubriachezza si mischiano e fanno inviare quel messaggio rimasto in sospeso: “Come stai? Come ti vanno le cose?”

ALIVE

E così ci si ritrova in un bar, con davanti una birra o un caffè (meglio la prima), a raccontarsi tutto ciò che è successo da quando ci si è persi di vista, a ricordare gli aneddoti che fanno ancora morire dal ridere, anche dopo tanti anni. A parlare delle persone che gravitavano intorno alla vecchia orbita e che sono rimaste nel dimenticatoio, figure mitiche divenute ormai ombre in molti casi, di cui si ricorda a malapena il nome ed è già tanto. E ancora, gli amici della cumpa, i prof ormai in pensione o peggio, gli aneddoti di viaggi in epoche e luoghi lontani, le nottate etiliche con rientro all’alba. Le bravate che sembravano cazzate già sul momento, ma che a distanza di tempo si tingono di epicità. Ci si guarda con occhi diversi ma in fondo sempre uguali, mantenendo dentro di sé il ricordo di ciò che è stato vissuto, che ancora emoziona in maniera un po’ sbiadita. Quanta vita trascorsa in pochi attimi…

FRIENDS WILL BE FRIENDS

Ma la vera pillola di felicità di cui volevo parlarvi oggi è centrata sul presente, non sul passato glorioso e ormai perduto, su cui non è più possibile agire. Ciò che è davvero bello secondo me è la possibilità di riscoprire nuovamente una persona che per noi è stata speciale, diversa da tutte le altre al mondo, e che ha contribuito a renderci ciò che siamo ora, gli adorabili pirla seduti a questo tavolino. Non siamo più gli stessi di un tempo, né noi né chi abbiamo di fronte: abbiamo nuovi strati, nuove sfaccettature da mostrare e far conoscere, anche se il cuore pulsante al ritmo primordiale rimane fedele a ciò che siamo sempre stati.

PATIENCE

Non in tutti i casi succede così ovviamente: a volte si scopre che non c’è più niente che leghi e bisogna lasciar andare, accettare che quest’amicizia ha avuto sì un senso nel momento in cui l’abbiamo vissuta, ma che ora sarebbe solo un inutile accanimento terapeutico di cui non abbiamo bisogno. Teniamoci i ricordi, si ritorna due sconosciuti. Ci sta anche questo. Personalmente però preferisco gli happy ending: quando la consapevolezza dell’affetto provato fa riscoprire un bel rapporto, e lo trasforma in un arricchimento alla nostra vita. L’amore ha diverse forme, muta e si tramuta. Ed è bello circondarsi di persone che fanno, hanno fatto, faranno sempre bene al cuore, e che nei ricordi (ma non solo) saranno eternamente parte di noi. Alla fine, a volte c’è solo bisogno di tempo.

Street art a Padova

THANK YOU

In questa lettura a tempo di musica i titoli dei paragrafi sono presi da titoli di canzoni rispettivamente di Green Day, Joe Cocker, Bob Dylan, Pearl Jam, Queen, Guns ‘N’ Roses, Led Zeppelin. Ci provo proprio gusto a fare riferimenti musicali, ormai lo sapete. Oggi ho parlato di rapporti umani, di ex, di amici, di compagni di scuola o di calcetto, di parenti lontani, probabilmente di tutti questi assieme… insomma, ognuno ci veda chi vuole, tanto ci siamo passati tutti. L’importante è che vi sediate al bar!

Grazie di essere arrivati fin qui, carissimi amici. Vi aspetto tra due settimane per un nuovo attimo di felicità.

Vi abbraccio forte forte.

Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

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