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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Dark Tourism: le destinazioni della paura

Dark Tourism: le destinazioni della paura

La storia ci insegna quanto, da sempre, l’uomo sia per sua natura attratto da ciò che gli è oscuro: morte e mistero, ma anche dolore e tragedia, spesso attirano macabra curiosità e morboso interesse. Se pensiamo che i romani si divertivano a guardare i combattimenti fra gladiatori o che nel Medioevo le esecuzioni capitali erano pubbliche e seguite da nutriti gruppi di spettatori, non ci meravigliamo se oggi osserviamo crescere il fenomeno del “dark tourism”, ovvero quella categoria di turismo che si basa sul desiderio di “incontrare” in maniera simbolica la morte e il dolore, visitando luoghi di tragedie e di disastri.

Molto si potrebbe dire sull’etica di questo fenomeno, certamente quello che distingue viaggiatori interessati da degli sciacalli perversi è il sentimento che nutre la voglia di recarsi in certi luoghi: ad esempio una cosa è visitare Auschwitz per interesse storico-culturale e per tenere viva la memoria dell’orribile genocidio, altra cosa è andarci mossi solo dalla fanatica speranza di incontrare un fantasma o simile, senza rispetto per i morti e per il luogo.

Ma diamo un’occhiata alle destinazioni più quotate in tema di turismo horror.

Ospedale psichiatrico Gonjiam di Gyeonggi in Corea del Sud. I fantasmi dei pazienti, morti in circostanze misteriose, si aggirerebbero ancora fra i tetri corridoi della struttura ormai chiusa, fra sedie rotte e porte cigolanti.

Dark Tourism: le destinazioni della pauraL’ isola delle bambole in Messico. Nell’ isla de las muñecas, nella periferia messicana, si trovano centinaia di bambole impiccate. La macabra collezione appartiene ad un contadino ritiratosi a vita da eremita sull’isola che, dopo aver cercato inutilmente di salvare una bambina dall’annegamento, sembra sia impazzito ed abbia iniziato a recuperare vecchie bambole sporche e mutilate dai rifiuti, appendendole agli alberi come “regalo” per la bambina morta.

Loch Ness, il Chupacabra e lo Yeti: creature leggendarie e dove trovarle. Tra la nebbia scozzese il più classico dei dinosauri, o il mostro delle terre fredde, lo Yeti, che sembra vivere tra le vette dell’Himalaya tra Tibet e Nepal, oppure nei paesi latini dove si aggira  il Chupacabra, assassino di bestiame. Per ognuna di queste creature esistono tour organizzati appositi che vi porteranno sulle loro tracce.

Area 51. Come dimenticarsi degli alieni? A circa 150 km da Las Vegas, lungo la mitica Rout 66, c’è il luogo in cui si racconta siano stati trovati degli esseri extraterrestri. L’area è chiusa in quanto zona militare, ma forse percorrendone il perimetro ci si potrebbe imbattere in qualche strana creatura di un altro pianeta!

Dark Tourism: le destinazioni della pauraPoveglia, “l’isola del male”, situata nella laguna di Venezia e considerata uno dei luoghi più infestati del mondo. L’aura macabra di Poveglia è dovuta alla sua storia: prima fu lazzaretto per i malati di peste, poi ospedale psichiatrico dove si crede venissero praticate torture.

Anche i disastri naturali attirano turisti: non ha certo bisogno di presentazioni Pompei, la città distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 a.C., che insieme alla vicina Ercolano, ha registrato quasi 4 milioni di visitatori nel 2019.

Le Catacombe dei Cappuccini a Palermo sono un luogo unico nel suo genere grazie allo stato di conservazione dei cadaveri dei frati, e da sempre attirano turisti da ogni dove. Sempre in tema di ossa: a Kutnà Hora, in Repubblica Ceca, l‘Ossario di Sedlec ospita oltre 40mila scheletri e le Catacombe di Parigi in Francia, offrono teschi, omeri e femori di milioni di defunti.

Il cratere di fuoco Darvaza, nel deserto del Karakum in Turkmenistan, è anche chiamato porta dell’inferno, e brucia da quasi mezzo secolo offrendo uno spettacolo mozzafiato.

 

Mercato di Akodessawa

Gli appassionati di voodoo possono invece recarsi nel distretto di Lomé in Togo, dove il Mercato di Akodessawa offre tra teste di coccodrillo,  mani di scimpanzé e altri feticci utili per questa pratica.

Sicuramente questa è solo una piccola parte delle mete da turismo horror, ma potrebbe avervi scatenato qualche tetra curiosità…anche voi attirati dall’incubo?

 

 

 

 

 

 

 

 

Laura Lippi

Laura Lippi

Fiorentina di nascita, randagia per natura, viaggia low cost in solitaria dall’età di 4 anni quando, con un peluche come unico bagaglio, ha sconfinato nel cortile dei vicini “per vedere cosa c’è più in là”. E non ha mai smesso.

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