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StreetArt Festival: al Fidenza Village l’arte incontra il digitale

StreetArt Festival: al Fidenza Village l’arte incontra il digitale

Fino a giugno, il Fidenza Village ospita lo StreetArt Festival, un luogo dove l’arte e il digitale si ibridano e si compenetrano, aprendo l’opera d’arte a nuovi livelli di fruizione. 

Gli NFT e Walter Benjamin

Avete mai sentito parlare degli NFT? Si tratta dei Non Fungible Tokens, una tecnologia che, da qualche tempo, sta facendo molto discutere il settore e il mercato dell’arte, suo ambito di applicazione preferenziale. Sono dei gettoni digitali, che rappresentano l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di ciò a cui rimandano. Attraverso di essi, un’opera d’arte digitale può diventare quindi un pezzo unico e insostituibile.

In un certo senso, si tratta della risposta ad un problema sollevato nella prima metà del secolo scorso da Walter Benjamin, nel saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica (1935). In questo scritto Benjamin mette in evidenza come la fotografia e il cinema abbiano modificato lo statuto stesso dell’opera d’arte, astraendola dal suo esistere nello spazio e nel tempo, e dalla propria vicenda “genealogica”, che la vede essere frutto di molteplici vicende umane. Tutti tratti che determinano l’autenticità di un’opera, e che non sono condensabili in una riproduzione.

Se Benjamin aveva intuito il problema già negli anni Trenta, oggi, a quasi novant’anni di distanza, la questione si è allargata esponenzialmente. Le riproduzioni si sono decuplicate, complice una tecnica diventata tecnologia sempre più pervasiva, con un costo e un’esperienza d’uso ormai alla portata di tutti. Non è un caso, allora, che, per restituire dignità e unicità all’opera d’arte in un’epoca in cui la sua fruizione si è fatta consumo, siano spuntati gli NFT.

Ma può esistere una terra di mezzo, un luogo dove l’arte della fisicità, dell’hic et nunc e la sua controparte volatile si incontrano e si parlano? Uno spazio in cui questo incontro non rimanga a porte chiuse, ma sia praticabile da tutti coloro che vogliano esserne testimoni? Sì, esiste, e si chiama StreetArt Festival. Dove? Al Fidenza Village (provincia di Parma).

StreetArt Festival: l’incarnazione del phygital

StreetArt Festival
Fidenza Village

Dal 7 marzo al 26 giugno, il Fidenza Village, di solito zona dedicata allo shopping, si trasforma in grande museo all’aperto con lo StreetArt Festival. Si tratta del primo festival phygital di street art in Italia. Questo neologismo, crasi tra physical e digital, sottende proprio ciò che dicevamo prima, e cioè il tentativo di costruire un ponte tra mondo fisico e digitale, favorendo esperienze di incontro e contaminazione.

StreetArt Festival
Lucamaleonte

Diretto da Lucamaleonte, tra i nomi più conosciuti del panorama della street art in Italia, il festival vede anche il coinvolgimento di Lidia Cao, OrticaNoodles, Sara Pichelli, Seth, Karan Singh, Giulio Vesprini. E poi, Pax Paloscia, Sea Creative, Marco Rea, Sten & Lex, Dimitris Taxis e Basik. Il collettivo realizzerà opere fisiche e opere digitali NFT. I proventi della vendita delle opere digitali saranno devoluti alla Onlus Make-A-Wish® Italia, un’associazione benefica che ha l’obiettivo di realizzare i desideri dei bambini affetti da gravi patologie. 

«StreeArt Festival è un punto di partenza importante, in un mondo che sta evolvendo velocemente e che sta trasformando l’arte e la comunicazione», ha spiegato Lucamaleonte. «Il livello degli street artist coinvolti nel festival è molto alto e il dialogo che si costruirà tra le loro opere murali e le controparti digitali NFT, coinvolgerà in maniera diretta gli ospiti del Villaggio e gli appassionati di arte urbana».

Il programma di StreetArt Festival

StreetArt Festival
Sara Pichelli, NFT

Tredici artisti italiani e internazionali si alterneranno lavorando alla realizzazione di 10 grandi murales nel Villaggio. Il tema è libero, così che l’identità artistica dei singoli street artist possa trovare piena espressione. Molti di loro, tra l’altro, saranno visibili all’opera durante le live painting performance. Fino al 24 giugno, si alterneranno, in una serie di live performance diurne: Pax Paloscia (6 e 7 maggio), Lidia Cao (21 maggio), Sea Creative (2, 3 e 4 giugno) e Marco Rea (23 e 24 giugno).

I murales saranno poi trasformati da un team di esperti in NFT. Le opere NFT saranno accessibili proprio dai muri del Villaggio che, grazie all’arte, supereranno la loro funzione di “elementi di separazione”, diventando una sorta di portali verso una realtà ulteriore. Gli NFT saranno realizzati partendo dai bozzetti iniziali, per poi rappresentare l’opera completa ed essere acquistati tramite un QRcode o sulla piattaforma Opensea.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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