Sta per iniziare Effetto Venezia 2022, il tradizionale festival dell’estate livornese. Scopriamone insieme qualche anticipazione!
Restiamo “di stanza” a Livorno, stavolta per parlare di una rassegna che è diventata ormai un classico dell’estate labronica e toscana. Mi riferisco a Effetto Venezia, la kermesse dedicata a musica, cultura, arte e spettacolo, giunta quest’anno alla 37° edizione. Si inizia mercoledì 3 e si prosegue fino a domenica 7 agosto. Tag-line di quest’anno: Gli occhi sulle nostre bellezze.
Tre i filoni di Effetto Venezia 2022: i palchi all’aperto, il teatro di strada e le installazioni artistiche.
I palchi
Cinque i palcoscenici principali, che ospiteranno musica, spettacoli teatrali e dj set: piazza del Luogo Pio, Fortezza Nuova, piazza dei Domenicani, Fortezza Vecchia, Bottega del Caffè e Ex Teatro Vertigo.
Mara Sattei (3 agosto), Casino Royale (6 agosto) e gIANMARIA (7 agosto) sono i nomi di spicco che calcheranno il palco della Fortezza Nuova. In Piazza dei Domenicani si concentra invece un altro tipo di proposta musicale: quella delle scuole di musica attive in città. Infine, Piazza del Luogo Pio ospiterà spettacoli di taglio culturale e di intrattenimento con l’Amaca di domani di Michele Serra il 4 agosto, i Sonnambuli dei Mayor Von Frinzius il 5, un revival dei celebri doppiaggi del Nido del Cuculo il 6 e Pitecus di Antonio Rezza il 7 agosto.
Si segnalano anche le proposte di teatro leggero al Centro culturale Vertigo durante tutte e cinque le serate di Effetto Venezia e le presentazioni di libri al Museo di Città.
Il teatro di strada
Poi ci saranno gli artisti di strada, coordinati da Marco Buldrassi, che animeranno le vie, le piazze e i ponti del quartiere della Venezia.
Saranno ben dodici le compagnie, due le scuole di circo e giocoleria, sedici spettacoli sia fissi che itineranti e centosedici repliche fornite in cinque giorni di festa. Numeri importanti quelli messi in piedi dal direttore artistico e coordinatore degli spettacoli di strada Marco Buldrassi. Non mancheranno i giocolieri, il teatro di improvvisazione, i manipolatori del fuoco e le performance di acrobatica aerea e le street band. Come racconta lo stesso Buldrassi, l’arte di strada:
«cambia il tessuto urbano, mostra gli spazi della quotidianità sotto una nuova luce, trasformandoli in luoghi altri, appartenenti ad una dimensione diversa, con leggi e convenzioni differenti, insolite, sconvolgenti e inattese».
Le installazioni artistiche
Infine – novità assoluta di quest’anno –, la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, messa a frutto nell’organizzazione di una mostra d’arte: Il Gioco della Natura, a cura di Gaia Bindi. La mostra propone 16 opere d’arte, tra installazioni e video, realizzate da 21 artisti emergenti e dislocate negli scorci più suggestivi del quartiere.
Come si può leggere sul sito, Il Gioco della Natura si sviluppa come un itinerario a piedi nelle strade del quartiere della Venezia, camminando per le quali il visitatore sarà invitato a seguire un percorso che si ispira al famoso Gioco dell’oca, proposto qui in chiave ecologica. La mostra ha infatti per tema la Natura nelle sue multiformi componenti e il cammino espositivo, organizzato a tappe, è finalizzato alla sensibilizzazione ambientale. Ogni tappa presenta in modo ludico un argomento riferito all’ecosistema in cui viviamo, che oggi chiede sempre maggiore attenzione e nuova consapevolezza.
In accordo con la finalità dell’esposizione, tutte le opere e l’allestimento saranno realizzati in materiali naturali, riciclabili o biodegradabili.
Vi rimando al programma giorno per giorno per i dettagli.
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