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#attiviste – Ginestra Giovene, la prima divulgatrice scientifica italiana

Ginestra Giovene

#attiviste – Ginestra Giovene, la prima divulgatrice scientifica italiana

 

La sua vita

 

 

Ci troviamo a Napoli, nel 1911: dall’ingegnere delle Ferrovie dello Stato Nestore Giovene e della maestra elementare Giulia Cristiano, nasce Ginestra Giovane.

 

 

Il padre è piuttosto severo, la madre molto colta, così sia Ginestra che il fratello Spartaco vengono avviati ad una educazione cattolica e studiano fino alle scuole superiori.

 

 

Durante gli anni del liceo Ginestra viene notata per le sue doti nel nuoto e le viene addirittura proposto di partecipare agli allenamenti per le Olimpiadi, ma lei rifiuta perché il suo obiettivo è quello di diventare astronoma.

 

 

Si scrive così all’Università degli studi di Roma, al corso di laurea in scienze fisiche e matematiche; nel 1931, all’età di 20 anni, Ginestra si laurea con una tesi in astronomia.

 

 

Ottiene una borsa di studio dal CNR e poi inizia a frequentare come volontaria, senza compenso il regio istituto di fisica dell’Università di Roma, quello, per intenderci, dei ragazzi di via Panisperna, Enrico Fermi, Ettore Majorana, Emilio Segré, Franco Rasetti, Bruno Pontecorvo e Oscar D’Agostino e Edoardo Amaldi. Quest’ultimo nel 1933 diventa il marito di Ginestra e dal loro matrimonio nascono 4 figli: Ugo, Paola (che purtroppo morirà precocemente, lasciandole un profondo dolore), Francesco e Daniela.

 

 

 

 

 

 

 

Frequentando l’istituto, la Giovene spera di conquistare un posto come ricercatrice, ma il direttore del tempo, Orso Maria Corbini, è ancora restìo all’idea dell’entrata delle donne nel mondo della scienza.

 

 

Nel 1934 entra come “precaria” all’istituto del calcolo del CNR e collaborando con la rivista “La Ricerca Scientifica” si appassiona alla divulgazione.

 

 

Si avvicinano gli anni ’40, e questo significa periodi di estrema difficoltà, per l’Italia, per l’Europa, per il mondo e anche per Ginestra e la sua famiglia: tanti amici, scienziati e ricercatori sono costretti a partire a causa delle leggi antisemite, suo marito Edoardo viene mandato in Africa, a Roma la situazione durante la guerra è tragica.

 

 

 

Nel 1946 il marito fa ritorno e entrambi si recano negli Stati Uniti, dove si ricongiungono anche a Enrico Fermi e la moglie. Questi offre una cattedra all’Università di Chicago a Edoardo, ma, in accordo con la moglie, rifiuta e insieme ritornano in Italia.

 

 

Ginestra si occupa della sua attività di scrittrice, anche di testi per le scuole e appare in televisione.

 

 

Nel 1971 viene colpita da un aneurisma, che in pochi mesi la lascia parzialmente paralizzata e le impedisce di continuare il proprio lavoro; si spegne nel 1994.

 

 

E’ stata una donna indipendente, una mente brillante, appassionata scrittrice e amante della scienza.

 

 

 

 

 

 

 

Le sue opere

 

Alchimia del tempo nostro con Laura Fermi, Milano, Hoepli, 1936.

L’Universo, Roma, Edizioni Leonardo, 1946.

I misteri della materia : atomi, nuclei, raggi cosmici, Milano, Hoepli, 1950.

Osservazioni scientifiche, Telescuola, Torino, ERI, voll. 2.

Questo mondo grande e terribile, Milano, Garzanti, 1951

Fisica atomica, Torino, ERI, 1954.

Il romanzo del firmamento, Torino, ERI, 1957.

Materia e antimateria, Milano, Mondadori, 1961 (trad. inglese: The Nature of Matter, Chicago, Univ. Chicago Press, 1966).

Corso di fisica : ad uso dei licei classici : rielaborato dal testo di Enrico Fermi, con E. Amaldi, 1957

Il progresso della tecnica, Torino, ERI, 1961.

Astronomia : il sistema planetario, Torino, ERI, W0 1, 1963.

Galileo Galilei, Torino, ERI, 1964.

Il nostro mondo e l’universo che lo circonda, Milano, Hoepli, 1966.

 

 

 

Fonti

 

http://scienzaa2voci.unibo.it/biografie/879-giovene-amaldi-ginestra

https://it.wikipedia.org/wiki/Ginestra_Giovene

https://archivisapienzasmfn.archiui.com/entita/566-giovene-amaldi-ginestra

http://www.universitadelledonne.it/ginestraAmaldi.html

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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