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Trentaduesima intermittenza

Trentaduesima intermittenza

Intermittenze e idee di svecchiamento per personaggi finiti nel limbo del pubblico dominio. Buona lettura!

Mi piacerebbe che la città nella quale si muovessero questi personaggi fosse la solita, in modo anche
da creare un cast di comprimari/location e quant’altro che sia, più o meno, ricorrente.

MR. MUSCLES – https://en.wikipedia.org/wiki/Mr._Muscles

Ho pensato a questo personaggio come un possibile ex-lottatore/strongman/bodybuilder/uomo forzuto
del circo caduto in disgrazia, che ora si è rifatto una vita diventando un fenomeno trash dei social ed
imbottendosi di steroidi e anabolizzanti. Questa voglia di ribalta/riscatto si sposa con la partecipazione
ad un social delirante, nel quale vegono chiamati personaggi simili a lui, dal passato “glorioso”,
chiaramente ciascuno nell’ambito di provenienza, e ora ridotti a simil-accattoni. Questo reality mi
piacerebbe fosse una sorta di Isola dei famosi cruenta, nel quale si premia la resistenza/lo spirito di
adattabilità e l’arguzia dei protagonisti. Ovviamente, loro non sanno dello spirito violento del gioco
finché non sono parte integrante dello stesso. Le atmosfere respirate potrebbero oscillare dal Wrestler
di Aronofksy, fino al recente Avengers Arena di Hopeless. Mi piacerebbe che le sue gesta narrate in TV,
fossero in qualche modo seguite anche dai personaggi che vedremo tra poco, quasi come a creare un
microverso e per lasciare spiragli per futuri spin off.

RADAR – https://comicvine.gamespot.com/radar/4005-61664/
PAT PARKER – https://comicvine.gamespot.com/war-nurse/4005-61306/
LADY LUCK – https://comicvine.gamespot.com/lady-luck/4005-35407/

Radar è originalmente figlio di un ex circense molto forte e di una madre “mentalista”, ed è anch’esso
dotato di poteri speciali, quali la super forza, le telepatia e, appunto, il senso radar. Ho pensato al nuovo
Radar, come figlio del radar originale. Questi ha ereditato dal padre tutte le capacità, ma, sfruttando il
discorso portato avanti da Aaron nel suo Dr. Strange e da Spurrier nel suo recente Costantine, è un
sessantenne intrappolato nel corpo di un bambino, con tutte le conseguenze che questa problematica
comporta. Disilluso da tutto e da tutti, vive in una comune nomade del quale è il protettore/santo,
sfruttando il retaggio circense/nomade del padre. Attraverso una serie di circostanze fortuite, conosce
Pat Walker. Quest’ultima è un’infermiera della mala: ha giurato supporto e sostegno ai membri dei vari
gruppi mafiosi che operano in città, così che queste chiudano un occhio sull’enorme debito che suo
marito ha contratto al gioco. Mi piacerebbe sviluppare l’idea che tra questi due personaggi possa
nascere una relazione non convenzionale, la quale poi si trasformerà in un noir atipico. Credo che il
marito di lei debba morire, per farla trasformare in un ibrido di lady luck. Radar sarà il suo aiuto, grazie al
quale riuscirà finalmente a far giustizia e a sgominare le gang che operano in città. Fare una sorta di
Drive, col nostro bambino/anziano a farci da Ryan Gosling.

RUTAH – https://comicvine.gamespot.com/rulah/4005-38823/

La Rutah originale è contraddistinta per essere una donna fuori dal tempo e dallo spazio. Con questa
riscrittura, vorrei che Rutah fosse una donna di un futuro prossimo, popolato da sole donne, che viene
catapultata nel nostro presente per colpa di un errore durante la sperimentazione della macchina del
tempo (o qualcosa di simile). Vorrei mantenere questo contrasto che si viene a creare tra il personaggio
originale e dove questo viene gettato. In più, vorrei che Rulah, proveniente da un ambiente matriarcale,
si trovasse a fare i conti con la violenza/stalking maschile che sfocia in stupro. Da qui, il percorso di Rulah
per rintracciare il suo aggressore, non per vendetta, ma per comprendere cosa lo ha spinto a perpetrare
tale violenza. Le ispirazioni per questa storia spaziano da Elle di Verhoeven, alla run di WonderWoman di
Rucka e al This must be the place di Sorrentino. Mi piacerebbe iniziare la vicenda non con l’arrivo di lei,
ma con lei che si è quasi integrata a pieno dal pov lavorativo/economico-sociale, ma che non è riuscita
ancora a capire la violenza dell’uomo.

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