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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Risveglio

Risveglio

Torno a cimentarmi con un blog.

Erano anni che non mi approcciavo a questo tipo di scrittura, alla continuità, al cercare di dare un senso alle proprie emozioni. Così ho deciso di rimettermi in gioco, di mettermi di nuovo alla prova. Questo blog, partendo già da questo primo capitolo, vuole aprire un dialogo, un percorso con il lettore, che ci porti, sia me sia chi sta leggendo, a delle riflessioni su piccoli momenti della giornata, su eventi della vita a cui non diamo troppa importanza, per dare un valore, che sia reale o meno, a cose di cui ormai siamo assuefatti, di cose che ormai diamo per scontato con totale disinvoltura. E non poteva esserci inizio più azzeccato, argomento più adatto. Il Risveglio.

 

Primo pensiero.

Verrebbe quasi da dire, il primo pensiero che ho al risveglio.

Oppure.

Primo pensiero riferito a cosa ti salta in mente ascoltando la parola risveglio.

Che ne pensi? Son passate sono due righe e siamo già in difficoltà, almeno io lo sono.

Per te, la parola risveglio, a cosa si collega come prima impressione?

L’attimo che segue direttamente l’apertura dei tuoi occhi, quel momento dove tutte le sensazioni del tuo corpo tornano a prendere coscienza di se stesse, in cui le tue articolazioni tornano a muoversi seguendo una rigida razionalità, in cui la tua mente è costretta a staccarsi da quella zona così confortevole ed amica come il tuo inconscio, dove devi dire addio ai tuoi sogni, che si alternano tra visioni paradisiache ed incubi infernali.

Oppure.

Oppure il tuo primo collegamento si aggrappa al significato immateriale della parola stessa, quindi si inalbera sulla sensazione che il “Risveglio” suscita in sé, dove non viene considerato il momento in cui accade, dove non viene considerato il luogo dove prende vita. È una pura sensazione dell’animo, un attimo di rivalsa, di forza, di nuova consapevolezza delle proprie capacità.

Quale scegli?

Non ci sono assolutamente delle risposte giuste, poiché la scelta è talmente soggettiva e personale che anche solo provare a dare un giudizio sarebbe folle e incoerente con il mio intento.

Quello che vorrei tentare è farvi provare ciò che sento nel momento in cui il mio pensiero si collega alla parola scelta, in questo caso “Risveglio”.

Come può cambiare la tua giornata in base a come ti approcci ad esso? Sembra una piccolezza, sembra quasi routine. Chi è che non si risveglia durante la giornata? Nessuno, che tu ti alzi all’alba o in pieno pomeriggio sei comunque parte del concetto della parola di oggi. Quindi il risveglio va direttamente a collegarsi con il tuo corpo ma anche con il tuo animo.

Ed è qua che volevo arrivare, non dovevamo scegliere una delle opzioni precedenti, perché in qualche modo sono entrambe legate.

Posso benissimo alzarmi dal letto fisicamente ed avere l’animo totalmente distaccato dalla realtà, dove la mente percorre il suo lento cammino e non riesce a darti la forza necessaria per affrontare la giornata che ti prepari a vivere. Ma benissimo anche il contrario, non c’è una regola scritta e spesso il corpo e l’animo non sono in sincronia, purtroppo.

E sono questi i momenti in cui dare importanza ad una cosa data per scontata come il “Risveglio”, che sia per il corpo, che sia per la mente, che sia per l’animo. Ed è questo che vuol dire per me quella parola, ha tirato fuori da dentro me tutte queste parole.

Vuol dire non trascurare ogni piccola azione, emozione, segnale del proprio corpo, perché volenti o no, ogni piccolezza, nel suo contesto, ha un’importanza vitale e spesso non ce ne rendiamo conto.

Ed è solo la prima, il viaggio è appena iniziato.

Questo è il mio RISVEGLIO.

Edoardo Masini

Edoardo Masini

Mi chiamo Edoardo Masini e ho 27 anni, lavoro come cameriere e sono laureando in scienze politiche all'Università di Pisa. Amante della musica e dell'arte, sono sempre alla ricerca di cose che possano far crescere la mia cultura.

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