ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

La nave più bella del mondo

La nave più bella del mondo

Bentornati carissimi lettori di “Attimi di felicità”! Oggi vi porto su quella che è considerata da molti (me compresa) la nave più bella del mondo, l’Amerigo Vespucci. Qualche giorno fa ha fatto sosta al porto di Genova, la città in cui vivo, e ho approfittato dell’occasione per salire a bordo a visitarla per la… mmm, quarta o quinta volta? Ebbene sì, la nostra è una storia d’amore ormai collaudata.

Vespucci a Genova
COME SAIL YOUR SHIP AROUND ME

Perché la nave più bella del mondo? Si racconta che l’equipaggio della portaerei americana US Independence nel 1962 pronunciò questo verdetto dopo essersela trovata davanti nelle acque del Mediterraneo. Come dar loro torto? Non solo è la nave più antica della Marina Italiana, ma con le sue linee allungate, gli alberi altissimi e imponenti, lo scafo lucido nero come la notte, è considerata una vera opera d’arte galleggiante. Affascina grandi e piccini, e risveglia un rispetto reverenziale anche in chi non pratica il patriottismo come un valore dovuto dalla nascita. Dico senza vergogna di far parte di quest’ultima categoria, ma nonostante sia contraria all’ideologia militare e al motto “dio, patria e famiglia”, da sempre associo questo veliero di naviganti in divisa al mio archetipo di libertà, di spirito d’avventura, di voglia di realizzare i propri sogni. Manco a dirlo, ogni volta in cui scorgo le sue vele all’orizzonte si risveglia dentro di me una serenità fiduciosa che tutto andrà bene, oltre a un’emozione difficilmente contenibile nell’ammirare da vicino la sua elegante bellezza.

Amerigo Vespucci
WOLVES OF THE SEA

Percorrere la passerella per salire a bordo ci fornisce la chiave d’accesso a un mondo profumato di salsedine e rolleggiante tra le onde. Ogni dettaglio è curato con amore, con la devozione che questa regina degli oceani esige silenziosamente. Gli ottoni lucidi con l’effige navale, il legno laccato liscissimo al tatto, le cime raccolte ordinatamente nelle loro sedi. Il rumore dell’acqua sullo scafo, ritmico, ipnotico, rassicurante. Sollevare lo sguardo e sentirsi minuscoli, sotto un labirinto di sartie e vele bianche, osservando i pennoni sempre più in su, verso i gabbiani alti nel cielo. Le esclamazioni di meraviglia di chi la vede per la prima volta, con occhi increduli pieni di emozione. Passeggiare sul ponte stimola ricordi di altre vite, nostalgia di qualcosa che forse non è mai avvenuto, ma magari sì, tante incarnazioni fa. Se l’equipaggio salpasse le ancore saremmo pronti a partire, con il vento in poppa e le vele spiegate, danzanti nella brezza di mare.  Verso la libertà, verso l’infinito, verso il brivido di nuove avventure. Lontano da terra, lontano dai pensieri, e sempre più vicini all’orizzonte senza nessuna paura.

Gli alberi alti e imponenti…
La cura di ogni dettaglio
… ci si sente piccoli piccoli!
La timoneria
L’argano
Il motto della nave

Grazie a tutti, carissimi amici. Vi aspetto tra due settimane, come sempre. Un forte abbraccio portato dal vento di mare.

I brani di riferimento di oggi sono:

“The Ship Song” – Nick Cave & The Bad Seeds

https://youtu.be/T0spQCw35D4

“Wolves of the Sea” – Alestorm

https://youtu.be/z9sdxhuCN6c

Vespucci in notturna
Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

Articoli Correlati

Commenti